WeWorld Onlus: a due anni dal sisma torna ad Amatrice per aiutare le donne a ricostruire il proprio futuro

Oltre 300 abitanti dei comuni di Amatrice e Accumoli sono stati aiutati dalla Onlus dal 24 agosto 2016; leggi le loro storie

Sonia Santarelli

Sonia Santarelli

“260.000 euro di donazioni, 120 beneficiari diretti e 200 indiretti

Milano, 24 agosto 2018 – WeWorld Onlus, che da vent’anni si occupa di difendere i diritti delle donne e dei bambini in Italia e nel mondo, torna ad Amatrice e Accumoli, a due anni dal terremoto per raccogliere le storie delle donne che hanno ricevuto i fondi per ripartire. Nelle città di Amatrice e Accumoli, WeWorld Onlus ha dato vita al progetto “Aiuto Diretto” per fornire un contributo in denaro che consentisse alle persone la ripresa di attività sociali ed economiche, in modo da accelerare, per quanto possibile, il ritorno alla normalità. Una forma di sostegno innovativa che dà fiducia e responsabilizza le persone e che in 2 anni ha permesso a oltre 300 persone di ripartire.

 «260.000 euro di donazioni, 120 beneficiari diretti e 200 indiretti: sono questi i numeri dell’azione messa in campo da WeWorld già all’indomani del terremoto – ha dichiarato Marco Chiesara, Presidente WeWorld Onlus – “chiunque sia stato colpito dal sisma vuole tornare nel minor tempo possibile a una vita normale; per questo abbiamo deciso di ascoltare e lavorare al fianco dei cittadini di Amatrice».

 WeWorld Onlus e’ tornata nelle zone terremotate per incontrare le donne che hanno ricevuto le donazioni, fare il punto con loro e raccoglierne le storie. Un trattore, un organetto per il figlio, furgone, vitelle e fieno e corsi di perfezionamento professionale: a questo e a molto altro sono serviti gli aiuti forniti da WeWorld, essenziali in un panorama ancora difficile per tutti i Comuni colpiti dal terremoto, strumenti che si sono confermati utili per ripartire e riprendere le attività economiche.

 Tra le storie più significative, quella di Annarita Gianni, ai tempi del sisma appena 19enne, che ha potuto realizzare grazie ai fondi WeWorld Onlus un corso da estetista e che ora è stata assunta ad Ascoli; quella di Assunta Perilli, archeologa che ha potuto acquistare un telaio da tavolo e ha intrapreso una nuova attività artigianale coinvolgendo nel progetto anche le anziane della zona; quella di Marisa Di Marco, che ha acquistato un essiccatore per il suo storico negozio di pasta fresca di Amatrice; quelle di Rita Arcangeli e Sonia Santarelli, che hanno utilizzato i fondi per un trattore, due vitelle e del fieno che ha permesso loro di proseguire le attività agricole.

 «Quello che abbiamo fatto e’ un buon punto di partenza ma ancora non basta: non vogliamo che a due anni dal sisma i riflettori si spengano sulle strade di Amatrice e Accumoli – ha continuato Marco Chiesara– e per questo è importante che gli abitanti si sentano ancora supportati, ascoltati e compresi. La situazione è ancora precaria e c’è tanto da fare, ma nelle persone raggiunte dall’Aiuto Diretto di WeWorld Onlus abbiamo visto la voglia di tornare a progettare e sperare in un futuro più sereno».

 Per informazioni:
WeWorld Onlus
www.weworld.it
Tel: 02 36215345

Storie raccolte nel luglio 2018

Annarita Gianni
Annarita Gianni ha ricevuto, il 21 novembre 2016, 2.500 euro per un corso di formazione per diventare estetista. Annarita oggi ha 21 anni ed è stata assunta nel negozio dove ha svolto il corso, ad Ascoli, dove vive in affitto. Spera nel futuro di aprire la sua attività a Cornillo Vecchio, la frazione accanto ad Amatrice dove vive la sua famiglia. Del lavoro è contenta, sebbene paga e orari non siano ancora quanto vorrebbe. Dal punto di vista tecnico (il progetto) Annarita è un caso che dice che il progetto nostro ha avuto impatto sia in termini economici (impiego) che in termini di sviluppo di un progetto personale di vita e lavorativo. Il progetto ha permesso ad Annarita una ripartenza e averlo monitorato nei mesi ha permesso anche di sostenere Annarita nel processo e nello sviluppo dell’esperienza.

Rita Arcangeli
Rita ha ricevuto un grant di 10.000 euro per comprare un trattorino per il trasporto del fieno. Il terremoto aveva reso tutto molto complicato e il trattorino si è rivelato determinante per far fronte alle grandi difficoltà logistiche, in particolare riguardo la movimentazione del materiale e il ricovero delle bestie. L’intervento di WeWorld Onlus ha permesso a Rita di non chiudere la sua attività, cosa che invece è successa ad altre aziende per mancanza di fondi. I tempi degli animali sono legati alla natura e sono rapidi, legati alle condizioni atmosferiche, al freddo, alle condizioni del terreno e del cibo a disposizione che quindi necessitano di interventi immediati e non procrastinabili.

Marisa Di Marco
Marisa ha ricevuto circa 18.000 euro per implementare il suo nuovo negozio che produce pasta fresca. Era un negozio storico nel centro di Amatrice frequentato molto da turisti romani, che oggi ha riaperto ma con un flusso di clienti decisamente minore. L’acquisto dell’essiccatore, reso possibile grazie ai fondi erogati, è stato di particolare importanza perché ha permesso a Marisa di realizzare pasta che si conserva più a lungo e quindi che può essere venduta anche a 7 giorni dalla produzione: questo le ha permesso anche di vendere pasta in alcuni ristoranti a Roma.

Sonia Santarelli (nella foto di apertura)
Sonia ha ricevuto un grant di 5500 euro per comprare fieno e due vitelle. Il grant è stato importante perché le vitelle si sono poi riprodotte aumentando e rinforzando così la capacità dell’attività di produzione del latte, l’unica vera fonte di reddito dell’azienda agricola che vede coinvolti lei, i due genitori anziani, un nipote, la sorella, due braccianti. I fondi ricevuti hanno avuto impatto non solo dal punto di vista reddituale ma anche di sostegno psicologico, permettendo a Sonia di vedere nel terremoto un’opportunità unica di conversione dell’economia e di valorizzazione delle risorse migliori del territorio.

Assunta Perilli
Incontrata la prima volta il 31 maggio 2017, a Campotosto, dove vive ora e dove viveva allora, Assunta ha studiato lettere classiche con indirizzo archeologico a Chieti. Ha sempre vissuto a Campotosto tranne durante gli anni dell’Università e i due anni di contratto con la Sovrintendenza,  e qui ha sempre svolto il suo lavoro di archeologa. Dopo alcuni anni di insoddisfazione sul lavoro, la scoperta del telaio antico della nonna l’ha ispirata ad un cambio di vita. Assunta è andata alla ricerca dell’oralità della tradizione, e ha preso contatto con le anziane donne del paese per farsi raccontare ed insegnare a filare, tingere e tessere. In questo modo ha iniziato a rifarsi alla tradizione di alta montagna abruzzese sia per il materiale che per i colori ed i disegni. Dal 2003 è diventata artigiana, ha aperto una piccola bottega a Campotosto, vende alla gente di passaggio, soprattutto d’estate, e si fa conoscere attraverso il loro passa parola, incontri, fiere, corsi.  Il grant (3828 euro) è stato utilizzato per acquistare un telaio da tavolo, accessori, un po’ di lana e per stampare foto con cui raccontare il suo mestiere oltre ad un pc. Grazie al telaio nuovo ha dovuto imparare tecniche nuove che le hanno permesso di migliorare la qualità del lavoro.
 
Florentina Barbu
La Barbu ha ricevuto un grant di 7500 euro il 25 maggio 2017 con cui ha acquistato un furgone per vendere i suoi prodotti bio non solo nei mercati di zona ma anche al mercato della Garbatella a Roma, permettendole così di unificare in un solo punto la vendita di tutta la sua merce. Oggi va a Roma ogni fine settimana e guadagna quasi il doppio rispetto a prima. Inoltre il dover vendere ad un mercato grande, le ha imposto di diversificare l’offerta, aumentando tipologia di produzione. Florentina è l’unica persona attiva nel nucleo familiare: il marito, pur collaborando nelle attività di vendita, è molto malato e limitato nelle sue attività. Inoltre la possibilità di lavorare su di una piazza prestigiosa come quella romana ha coinvolto anche il figlio.

Drita Trifoni
Drita ha ricevuto grant per circa 5000 euro con cui ha acquistato un’auto e un organetto per il figlio Cristie, che in questo modo ha potuto continuare a studiare musica. Drita ci racconta che questa è stata un’occasione di rinascita per il figlio, che ha ancora problemi derivanti dal terremoto e non riesce a dormire da solo. Suonare è l’unica cosa che lo fa sentire meglio, la sua valvola di sfogo: Cristie cresce con la musica, e grazie all’organetto è cambiata la sua vita e quella della sua famiglia.

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo.