Barbara Benedettelli per la festa della donna lancia la campagna #IONONFESTEGGIO

Credo che non ci sia niente da festeggiare - dichiara Barbara Benedettelli - in un Paese dove le donne guadagnano il 20% in meno degli uomini a parità di competenze e orario di lavoro, dove il tasso di occupazione femminile è ancora sotto il 50%,

«Credo che non ci sia niente da festeggiare - dichiara Barbara Benedettelli - in un Paese dove le donne guadagnano il 20% in meno degli uomini a parità di competenze e orario di lavoro, dove il tasso di occupazione femminile è ancora sotto il 50%, dove sono le donne ad avere il primato del lavoro atipico. Non c'è niente da festeggiare in un Paese che è al 71° posto della classifica mondiale per parità tra i generi. Dove molte donne, ancora oggi, hanno il permesso di uscire con le amiche solo quella sera. Non c'è niente da festeggiare in un Paese in cui le donne vengono ancora uccise perché vogliono essere libere e autonome. Non c'è niente da festeggiare in un Paese dove uno stupro di gruppo è considerato una bravata, e i colpevoli vengono messi alla prova, e dopo pochi mesi il reato è estinto. Non c'è niente di cui gioire in un Paese che nonostante tutto ciò, pensa di poter fare a meno di un Ministero delle Pari Opportunità, invece ancora necessario per arrivare a quella parità di trattamento che ci rende tutti, prima che appartenenti a un genere o all'altro, persone. Ecco perché noi crediamo che non ci sia nulla da festeggiare, ma ci sia invece ancora molto per cui impegnarsi perché un giorno si possa davvero danzare e ballare tutti insieme. Uomini e donne».