Quadruplicamento della linea Tavazzano-Lodi: il progetto c’è, ma non è una priorità per la realizzazione

Il Comitato Viaggiatori e Pendolari del Sud Milano e Lodigiano denuncia il rischio che un’infrastruttura importante venga lasciata indietro, con gravi conseguenze per pendolari e viaggiatori

Un progetto già finanziato ma dimenticato nelle priorità

Lo sviluppo del progetto per il quadruplicamento della linea ferroviaria Tavazzano-Lodi è stato finanziato, ma ancora non compare tra le priorità per la realizzazione. A denunciarlo è il Comitato Viaggiatori e Pendolari del Sud Milano e Lodigiano, che da anni chiede un intervento infrastrutturale fondamentale per migliorare la qualità del servizio ferroviario nella zona.

«Il progetto esiste e i fondi per lo sviluppo del preliminare sono già stati stanziati, ma non è stato inserito tra le opere da realizzare a breve termine – sottolineano i rappresentanti del Comitato – Questo significa che, il quadruplicamento della Tavazzano-Lodi rischia di restare fermo ancora per anni, con gravi ripercussioni sulla mobilità di pendolari e viaggiatori. I fondi per il progetto sono già stanziati e sarebbe un peccato quadruplicare la A1 mangiando suolo "dimenticandosi" della ferrovia che dista un centinaio di metri e scende in parallelo per gli stessi 15 km proprio tra San Zenone e Lodi».

La preoccupazione principale è che l’intervento venga dimenticato nelle lungaggini della programmazione e della burocrazia, senza che venga stabilita una tempistica chiara per la sua realizzazione. «Non possiamo permettere che succeda quanto già avvenuto con la TEEM – aggiungono dal Comitato – dove, nel 2007, era prevista la fermata ferroviaria di Lodi-Università, poi cancellata, con un danno enorme per il campus universitario e per l’intero territorio».

Perché il quadruplicamento della Tavazzano-Lodi è indispensabile

Secondo il Comitato Viaggiatori e Pendolari del Sud Milano e Lodigiano, l’opera avrebbe un impatto decisivo sull’efficienza della rete ferroviaria locale e regionale. Attualmente, i treni diretti provenienti da Piacenza, Codogno e Casalpusterlengo devono accodarsi ai treni suburbani, subendo ritardi e rallentamenti che penalizzano l’intero sistema. Il quadruplicamento permetterebbe di separare i flussi di traffico, garantendo una maggiore puntualità e affidabilità dei convogli.

«Ogni giorno assistiamo a ritardi dovuti ai colli di bottiglia sulla linea – spiegano i membri del Comitato – e questo si ripercuote su migliaia di pendolari. L’opera permetterebbe finalmente di rendere indipendenti le corse dei treni diretti, migliorando anche la gestione dei convogli suburbani e alleggerendo la rete».

Un altro aspetto cruciale riguarda la manutenzione della linea esistente, che presenta continui guasti agli scambi, alla rete e alle centraline. Con il quadruplicamento, si ridurrebbero drasticamente i disservizi, offrendo ai pendolari un servizio più affidabile e sicuro.

Un appello alle istituzioni: il progetto non deve restare bloccato

Il Comitato Viaggiatori e Pendolari del Sud Milano e Lodigiano lancia quindi un appello ai sindaci, ai consiglieri comunali e regionali affinché il progetto venga finalmente sbloccato e inserito tra le opere da realizzare a breve termine.

«Non possiamo più accettare che un’opera indispensabile come questa resti in attesa per anni – afferma il Comitato – Il trasporto ferroviario deve essere una priorità per il nostro territorio. Il quadruplicamento della Tavazzano-Lodi è un’infrastruttura essenziale per migliorare la mobilità e la qualità della vita di migliaia di pendolari. Ora serve un impegno politico chiaro affinché il progetto venga avviato senza ulteriori rinvii».

Nel frattempo, il Comitato continuerà a monitorare la situazione e a denunciare i disagi quotidiani vissuti dai pendolari, nella speranza che le istituzioni rispondano con azioni concrete e non con ulteriori promesse.