Dresano: il primo comune del Sud-Est Milano con un servizio di car-pooling scolastico? |Gallery|

È una delle opzioni al vaglio dell’amministrazione per sostituire lo scuolabus, troppo oneroso e sottoutilizzato

Il servizio di car-pooling scolastico

Il servizio di car-pooling scolastico è una delle opzioni sul tavolo al posto dello scuolabus, Dresano sarebbe il primo comune del territorio ad averlo

«Il servizio di car-pooling scolastico è già attuato nei comuni di Bollate, Lissone e Saronno con ottimi risultati. Considerate le dimensioni del comune di Dresano noi possiamo contare anche sul fatto che ci sia un rapporto di fiducia maggiore fra le persone di un piccolo paese. Sul territorio saremmo i primi ad avere questo tipo di servizio», così Eliana Pasini, assessore ai Servzi sociali, spiega a 7giorni la decisione di valutare il car-pooling scolastico in sostituzione dello scuolabus.
La proposta è emersa durante l’assemblea, che si è tenuta il 15 maggio 2019 presso l’aula consiliare a Dresano, nella quale il sindaco Vito Penta ha chiarito le motivazioni che hanno portato alla decisione di abolire lo scuolabus dall'anno scolastico 2019/2020 illustrando le possibili alternative al vaglio dell’amministrazione comunale. Scopo dell’assemblea era anche quello di valutare le particolari problematiche delle famiglie che usufruivano del servizio scuolabus per cercare di andare incontro il più possibile alle esigenze di tutti.
«Stiamo pensando di attivare il servizio di car-pooling fatto da genitori che si renderanno disponibili come autisti per accompagnare più alunni condividendo l’auto; ovviamente stiamo studiando tutti i dettagli del caso: le coperture assicurative sono quelle previste dalla legge, poi stiamo pensando a incentivi come il posto auto garantito davanti a scuola per caricare e scaricare i ragazzi , daremo in comodato d’uso le alzatine che fino a una certa età sono obbligatorie per i bambini. Il servizio sarà coordinato e gestito dal Comune, per garantire l’affidabilità e la sicurezza di tutti. Cercheremo poi di organizzare percorsi, orari e punti di ritrovo in base alle necessità di chi aderirà. Contiamo di chiedere delle pre-adesioni entro il termine di questo anno scolastico e lavorare su progetto durante l’estate per arrivare pronti all'inizio del nuovo anno scolastico».
Dopo un’analisi costi/benefici che vede il Comune affrontare una spesa di 37mila euro a fronte di un introito di 7mila e 500 euro per cinquantatré utenti, la Giunta ha ritenuto di poter sopperire al servizio scuolabus anzitutto con l’estensione del servizio di pre-post scuola per materna ed elementari, riducendone anche il costo per le famiglie (da 800 euro a 250 euro annui).
Non sono mancate le lamentele da parte di alcuni genitori presenti: «Non ci avete dato possibilità di scelta, avreste dovuto prima fare le valutazioni del caso e presentare delle opzioni alternative alle famiglie e poi decidere se sopprimere o meno lo scuolabus» ha affermato una mamma; «Il questionario che avete chiesto di compilare non era di censimento, era di gradimento di un servizio, e non ci avete informati del fatto che era in previsione l’abolizione di un servizio», ha aggiunto un’altra. Sono state poste anche domande su come far raggiungere in sicurezza le scuole agli alunni e alcuni genitori hanno dichiarato di essere disponibili a pagare di più pur di mantenere lo scuolabus, dubbiosi sulla sicurezza del servizio di car-pooling. Altri, pur facendo presenti i disagi in cui si troverebbero con la soppressione del servizio di trasporto, si sono dimostrati propensi a valutare il car-pooling proposto dal Comune, in presenza delle giuste garanzie per la sicurezza dei propri figli.
«Dobbiamo fare i conti con un’amministrazione che, ancora una volta, decide unilateralmente e arbitrariamente – ha scritto in una lettera Daniela Pilloni, consigliere di minoranza di “Dresano in Comune”, dopo l’assemblea – con una modalità inaccettabile di abolire un servizio primario. In altri comuni il servizio è garantito e gratuito e ritengo che questa amministrazione sia incapace di gestire in modo efficiente il paese. È la stessa modalità attuata per entrare e poi uscire dall'Unione dell’Addetta, che è costata al comune di Dresano 35mila euro di penale, per cui oggi i cittadini pagano con tributi o tagli di servizi. Stiamo pagando ancora una volta un errore di valutazione da parte dell’attuale maggioranza».
«Si tratta di un servizio sulla scia di quanto veniva fatto in passato tra genitori o vicini che avevano i figli nelle stesse scuole; una collaborazione per le famiglie che favorisce la socializzazione e un maggior rispetto dell’ambiente. Tra le altre opzioni al vaglio c’è il “Pedibus”, magari per il periodo in cui le temperature saranno più miti, che in molti comuni è comunque già attivo da tempo e funziona. Inoltre valuteremo la possibilità di chiedere di poter fruire del trasporto intercomunale una volta a regime, almeno per gli studenti più lontani. Ma la decisione di abolire lo scuolabus è stata attentamente ponderata» ha assicurato il sindaco Penta al termine dell’incontro.
Elisa Barchetta
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