Finchimica: da Manerbio a Shangai per CAC 2018, la maggiore fiera mondiale dell’agrochimico

Il mercato cinese si conferma negli anni interessante per le aziende che operano a vario titolo in ambito chimico e agricolo

Il noto stabilimento Finchimica con sede a Manerbio presto parteciperà alla CAC, il più grande evento fieristico internazionale per il settore agrochimico. Un evento che di fatto si rivela una prestigiosa vetrina per quelle aziende che hanno come obiettivo il consolidamento della propria presenza nel complesso mercato cinese.

Finchimica vola in Cina per CAC 2018

La storica azienda chimica italiana, Finchimica di Manerbio, la cui sede principale è proprio nelle vicinanze di Brescia, sarà presente a marzo 2018 alla maggiore fiera internazionale del settore agrochimico. La società italiana opera dagli anni ’70 nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione, nella registrazione e nella distribuzione di principi attivi e intermedi chimici per la difesa dell’agricoltura. Vista la rilevanza internazionale, la CAC rappresenta per le aziende del settore, come Finchimica, un’occasione per consolidare la presenza nei mercati orientali e per promuovere la conoscenza della vasta gamma di prodotti e registrazioni.  Finchimica è presente in Cina dagli anni ’80, con la distribuzione di Dinitroaniline, tra gli erbicidi più noti in commercio, e nel tempo ha rafforzato la sua quota di mercato nel vasto e complesso mercato cinese.

CAC: tutto ciò che c’è da sapere

Giunta alla sua diciannovesima edizione, la CAC, acronimo che sta per China International Agrochemical&Crop Protection Exhibition, vanta la presenza di oltre 1.300 aziende, provenienti da più di 30 Paesi, e 33 mila visitatori. La fiera si svolgerà a Shangai a marzo, quest’anno dal 7 al 9 del mese. La CAC è un’occasione importante di contatto tra le imprese agrochimiche e gli attori del settore a livello globale: integrando in un unico format l’esposizione di nuovi prodotti, scambi tecnici e commerciali relativamente a pesticidi, fertilizzanti, semi, agricoltura, attrezzature per la produzione e l'imballaggio, attrezzature per la protezione delle colture, logistica, consulenza, laboratori e servizi di supporto, di fatto la CAC è una delle piazze più grandi per transazioni in ambito agrochimico. Ecco perché lo stabilimento di Manerbio, Finchimica, ha scelto di prendervi parte.

L’appetibilità del comparto primario cinese per gli investimenti stranieri

Il mercato cinese si conferma negli anni interessante per le aziende che operano a vario titolo in ambito chimico e agricolo, come ad esempio Finchimica. La Cina deve soddisfare il fabbisogno di circa un quinto della popolazione mondiale avendo a disposizione solo il 7 per cento delle terre coltivabili. Il problema dell’approvvigionamento agricolo è radicato nella storia di questo Paese, da sempre impegnato nell’aumentare la produttività del settore primario con piani di sviluppo e sussidi pubblici, motivati da ragioni pratiche ed ideologiche. Per risolvere il problema del fabbisogno interno e per rilanciare l’agricoltura, ultimo di una serie, è il progetto di Xi Jinping di intraprendere una rivoluzione agricola aperta agli investimenti esteri. Le carenze tecnologie e la necessità di attingere ad un know-how più ampio hanno spinto a guardare oltre confine per realizzare l’ambizioso progetto. Gli investimenti stranieri sono favoriti soprattutto per allevamenti di bestiame e pollame, acquacoltura, macchinari agricoli, procedimenti e prodotti eco-sostenibili; da questo punto di vista l'apporto di una società come Finchimica di Manerbio potrebbe veramente fare la differenza.