Interruttori magnetotermici: cosa sono e come funzionano

Con la legge n. 46 del 5 marzo 1990, il legislatore ha stabilito che gli interventi di installazione, trasformazione, manutenzione e ampliamento degli impianti deve essere effettuata soltanto da personale in possesso di precisi requisiti tecnici e professionali

La sicurezza è uno degli aspetti fondamentali quando si parla di impianti elettrici in ambito domestico (e non solo). Non a caso, con la legge n. 46 del 5 marzo 1990, il legislatore ha stabilito che gli interventi di installazione, trasformazione, manutenzione e ampliamento degli impianti deve essere effettuata soltanto da personale in possesso di precisi requisiti tecnici e professionali (laurea in materie tecniche, diploma di specializzazione o almeno cinque anni di esperienza pregressa). Le normative vigenti in materia, inoltre, stabiliscono che ogni intervento deve essere anzitutto progettato dalla ditta incaricata di implementare i lavori e, in secondo luogo, realizzato secondo la regola dell’arte. Ciò vuol dire, in sostanza, che l’intero apparato deve rispettare le norme vigenti, tanto per la qualità dei materiali quanto per l’esecuzione stessa dei lavori, al fine di garantire adeguati standard prestazionali e di sicurezza. A tal riguardo, uno dei dispositivi imprescindibili per qualsiasi genere di impianto elettrico è l’interruttore magnetotermico. In questo articolo vedremo di cosa si tratta, come funziona e a cosa serve.

A cosa serve un interruttore magnetotermico

L’interruttore magnetotermico - comunemente chiamato anche ‘salvavita’ -  è un dispositivo elettromeccanico di sicurezza, la cui funzione è quella di interrompere il flusso di corrente elettrica all’interno di un circuito in maniera automatica, ossia senza bisogno di un intervento esterno. Il dispositivo entra in funzione solo quando si verificano fenomeni di sovraccarico o corto circuito. Al verificarsi di una di queste eventualità, l’interruttore ‘apre’ il circuito impedendo la circolazione del flusso di corrente; in tal modo, si evita che le struttura possano andare in contro a surriscaldamento, provocando sbalzi di tensione, black out o, nella peggiore delle ipotesi, scintille che potrebbero causare un incendio.

 

Di conseguenza, l’interruttore magnetotermico costituisce un elemento essenziale per qualsiasi tipo di impianto elettrico; esso necessita di adeguata manutenzione e, se necessario, di essere sostituito, soprattutto all’interno di impianti obsoleti o in caso di rinnovamento degli stessi. La sostituzione dell’interruttore non è un’operazione particolarmente gravosa, dal momento che in commercio se ne trovano svariati modelli, sia presso i negozi specializzati sia tramite gli e-commerce come Emmebistore che possiede un vasto catalogo di prodotti Bticino, leader di mercato nella vendita di interruttori.

 

L’interruttore magnetotermico non va confuso con quello differenziale; quest’ultimo, infatti, pur essendo anch’esso un dispositivo di sicurezza, agisce in maniera completamente diversa, prevenendo la dispersione verso terra e riducendo al minimo il rischio di folgorazione.