Tina 90 anni, Luigi 83: una grandissima storia d'amore fra le difficoltà della malattia e l'isolamento da pandemia alla Rsa di Mediglia

La battaglia del sig. Roveda per rendere la permanenza di sua moglie e degli altri anziani della Rsa più dignitosa: «Morivano gli ospiti e anche gli alberi del giardino hanno smesso di vivere. Ora quello spazio deve tornare a fiorire». Guarda il video.

Luigi Roveda e il sindaco di Mediglia Paolo Bianchi

Luigi Roveda e il sindaco di Mediglia Paolo Bianchi La consegna del quadro con dedica presso la sala giunta del Municipio

Una grande storia d'amore, quella di Luigi 83 anni e Tina 90 anni. La loro storia d'amore che dura da oltre 60 anni è passata attraverso il grande dolore della separazione a causa delle patologie della donna che impongono cure continue tanto da optare per  il ricovero a lunga degenza. Tina dal dicembre 2017 è ospite presso la Residenza Borromea, la Rsa di Mediglia. Ancora più terribile è stato l'arrivo della pandemia. I due coniugi non ha nno potuto più abbraciarsi, darsi una carezza. Luigi non l'ha mai lasciata, se fisicamente era lontano il suo cuore batteva solo per Tina. Fra febbraio e marzo 2020 il Covid ha portato via per sempre 77 ospiti della Rsa. Luigi  prima dell'arrivo del Covid era solito andare a trovare la sua compagna di una vita, due ore la mattina e due ore il pomeriggio. Luigi era sempre solerte nel segnalare situazioni critiche, disservizi alla Direzione della struttura, e si prodigava a dare consigli per migliorare la permanenza in quella struttura sia di sua moglie ma anche di tanti altri ospiti. Prendersi cura al meglio di Tina è sempre stato il suo impegno principale. Fra anziani soli e persone in difficoltà, Luigi che ha la fortuna di godere di buona salute era diventato un punto di riferimento per molti ospiti. Un amico sempre pronto a una parola di conforto o a farsi carico di qualche piccola commissione. Non sono mancati anche momenti di attrito con la Direzione, Luigi chiedeva sempre di aumentare il personale in corsia: «Non è dignitoso lasciare delle eprone sporche per ore perchè i presenti erano impegnai in altro» ha spiegato ai microfoni di 7giorni Lugi Roveda. Nel periodo estivo il bel giardino fiorito della Residenza Borromea era motivo di svago per i molti anziani che si sedevano all'ombra di un enorme albero. Qull'albero era diventando un amico per tutti, allietava le gironate degli ospiti e rappresentava l'essenza della vita e delel stagioni. Per fortuna la moglie di Luigi è stata risparmiata dal  Covid, ma la solitudine  di quei giornie quella vita da reclusi a cui Tina era costretta insieme ad altri ospiti, senza poter vedere parenti e amici, la morte dei vicini di letto, dei ricoverati che cadevano come mosche; la mancanza di informazioni che in quei momenti faceva presagire il peggio; il futuro incerto sono state causa di grande ansia. Ma Luigi non si è abbattuto, il suo amore per Tina, e il suo spirito battagliero lo hanno portato al Municipio di Mediglia, dove ha trovato il Sindaco Paolo Bianchi e gli impiegati comunali che hanno fatto di tutto per raccogliere le sue istanze. Meticolosamente Luigi con il supporto di tutto lo staff comunale ha protocollato una copiosa documentazione, con avvisi, richieste di chiarimenti, suggerimenti, indirizzate alla Residenza Borromea per migliorare la situazione. Nel mezzo della tragedia, in quella primavera del 2020 Luigi ha notato come il giardino fosse un po' come gli anziani ospiti in quel periodo, "abbandonati a loro stessi". Man mano che gli ospiti della RSA morivano, anche quel meraviglioso albero sotto il quale i nonnini si acquietavano negli afosi pomeriggi estivi, godendosi l'ombra, moriva. Oggi Luigi per amore della sua amata consorte continua a cercare di migliorare le condizioni di vita degli anziani, che oggi non hanno neanche più la possibilità di giore del giardino della Rsa, oramai ridotto ad una sbiadita diapositiva di quello che era. Con educazione e garbo, quell'uomo tutto di un pezzo, non si da per vinto. Luigi continua a rapportarsi, con il Comune di Mediglia, a cui indirizza in copia le richieste che fa alla Direzione della Rsa. 
Sperando che venga ascoltato e che i vertici della struttura mettano mano alla riqualificazione del giardino. Un amore così che non si scalfisce sotto le enormi difficoltà, merita una risposta positiva.

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