La suggestione: Candidare Milano alle Olimpiadi del 2028

Ormai le candidature per quelle del 2024 sono chiuse, ma vedere Milano candidata ai giochi del 2028 e 2032 non è impossibile

Sala apre ai giochi del 2028 «ma prima ci sono diverse urgenze da risolvere»

Virginia Raggi continua a insistere con il “No” in merito alla candidatura di Roma per le Olimpiadi, e a Milano ci si rende conto di essersi lasciati sfuggire un'occasione. Oramai il treno per quelle del 2024 è passato, (le candidature infatti sono chiuse). Milano inoltre non avrebbe nemmeno potuto sostituire la Capitale, contravvenendo così alle regole del Cio.

La suggestione però di candidare il capoluogo lombardo per una futura Olimpiade sta prendendo piede al Governo. Non solo, anche tra milanesi e politici ci sono i favorevoli a tale idea. A partire da Roberto Maroni. Il governatore ha lanciato un sondaggio online, e lo stesso sindaco Beppe Sala ha affermato di essere stato sempre «favorevole ai Grandi Eventi e sono convinto che possano essere una grande opportunità per la città che li organizza». Il Sindaco ha poi però sottolineato come «Viste le urgenze di oggi, penso non sia questo il momento giusto per parlarne. Togliamo il tema dal tavolo e affrontiamo questioni più importanti per i milanesi e gli italiani». 

Un’apertura però del Sindaco meneghino alle Olimpiadi c’è stata, dicendo che ormai si dovrebbe pensare a quelle del 2028 o 2032. L’anno potrebbe variare anche a seconda della vincitrice dell’edizione 2024. Infatti nell’assegnazione dei giochi, è consuetudine che si svolgano in un continente diverso dall’ultimo che li ha ospitati. Quest’anno è stata la volta del Brasile, nel 2020 si svolgeranno a Tokyo, quindi, considerando la candidatura di Parigi per le Olimpiadi 2024, qualora dovesse aggiudicarsele la Francia, l’Europa dovrà aspettare il 2032 per vederle ricomparire sul proprio suolo. Ciò significa ben 16 anni di attesa. 

Tra Raggi e Malagò è in programma un nuovo incontro, ma la Sindaca non è mai stata chiara sul tema, alternando frasi sui sogni che meritano di essere inseguiti e i no decisi alla candidatura. Ad aver fatto frenare Virginia Raggi sui giochi olimpici sarebbe stata la spesa per organizzarle: «Nel nostro debito monster da 13 miliardi – ha spiegato Raggi -  1 miliardo è ancora l'indennità dell'esproprio per le Olimpiadi del 60 e l'anno scorso gli italiani hanno finito di pagare la rata del mutuo Italia 90. Fatevi due conti...».