Milano, città dei single

A Milano, oltre la metà delle abitazioni, precisamente il 56%, è occupata da una sola persona, secondo i dati forniti dall'anagrafe comunale. Ma qual è il quartiere con il maggior numero di single? Si tratta di Porta Venezia, noto per essere il cuore della comunità LGBTQ+.

Mentre diverse città si contendono il titolo di capitale dell’amore – da Parigi a Venezia, passando per Verona e, in parte, Amsterdam – Milano si distingue senza rivali come la città dei single. A confermarlo sono i dati dell’anagrafe comunale, secondo cui il 56% delle abitazioni milanesi è occupato da una sola persona: parliamo di 227.000 donne e 216.000 uomini. Questi numeri, pur essendo oggettivi, necessitano di interpretazione per coglierne il significato. Ad esempio, come spiegare che i quartieri con la maggiore densità di famiglie numerose coincidono spesso con le zone più povere e segnate dalla criminalità? Forse chi ha meno risorse economiche tende ad avere più figli, oppure è l’atto di avere figli a incidere sul bilancio familiare? E ancora, c’è una correlazione tra un alto numero di bambini e l’aumento della devianza? Domande aperte, senza risposte certe.

Un dato sicuro, però, riguarda la più alta concentrazione di single: si trova a Porta Venezia. Questo quartiere è noto per essere il cuore pulsante della comunità LGBTQ+ e un simbolo di apertura e inclusività. La stazione della metropolitana è decorata con i colori dell’arcobaleno, il Gay Pride trova qui il suo epicentro in Corso Buenos Aires e le luminarie natalizie augurano semplicemente di realizzare i propri desideri. Porta Venezia incarna il principio del "love is love" ed è un luogo dove la libertà e la gioia legate ai sentimenti trovano piena espressione.

Resta però un interrogativo: i single scelgono Porta Venezia nella speranza di trovare l’amore, o è proprio la ricerca incessante dell’amore in un ambiente così libero a farli restare single? Un paradosso interessante, che rende il quartiere un caso unico nel panorama della città.