"Milano è memoria", inaugurazione della targa in ricordo del giornale socialista "Avanti " in via Settala 22

Martedì 31 ottobre 2023, alla cerimonia saranno presenti Ugo Intini, Paolo Pillitteri, Paolo Perucchini Presidente dell'Associazione Lombarda Giornalisti, Arianna Censi portarà il saluto dell'Amministrazione comunale.

Sede storica dell'Avanti in via Settala 22

Sede storica dell'Avanti in via Settala 22 Credits Lombardia Beni Culturali. Civico Archivio Fotografico, fondo Foto Milano, FM Albo 12/106

La targa commemorativa

La targa commemorativa

Martedì 31 ottobre 2023, alle ore 11, per l'inziativa "Milano è memoria" verrà inaugurata una targa dedicata all'Avanti il giornale socialista. La sede storica di via Settala 22, fu realizzata tramite una sottoscrizione popolare nel 1921. Nell'edificio oltre alla redazione e alla tipografia erano presenti anche un albergo diurno, negozi di generi vari in  cooperativa, e una mensa aperta ai cittadini: «Distrutta dai fascisti il 29 ottobre 1922. A perenne monito di condanna contro ogni violenza», recita la targa apposta dal Comune di Milano.

Alla cerimonia saranno presenti: Ugo Intini, Paolo PillitteriPaolo Perucchini Presidente dell'Associazione Lombarda Giornalisti . L'assessore Arianna Censi portarà il saluto dell'Amministrazione comunale.

La sede dell'Avanti in Via Settala 22 venne assalita tre volte: il 25 marzo 1921 fu incendiato il cantiere, il 4 agosto 1922, dopo l'occupazione fascista di Palazzo Marino, vennero devastati uffici e tipografia, e infine il 29 ottobre 1922 la sede del giornale socialista subì la distruzione totale di mobili, materiali e macchine tipografiche. In quest'ultima circostanza il danno è irrimediabile e il giornale fu costretto al trasferimento in spazi assai più modesti in una palazzina di via Paganini 10.  Il 31 ottobre 1926 l'Avanti! chiuderà definitivamente i battenti dopo le leggi contro la stampa libera.

Va ricordato, in questo contesto, Bonaventura Ferrazzutto, direttore amministrativo dell'Avanti! degli anni 1922-1926, che fu deportato nel 1944 prima a Mathausen e poi nel Castello di Martheim dove morì.

«Il fatto che sulla sede dell'Avanti! sorga il Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta, costituisce una ragione in più per far rivivere  fra i giovani quei valori di libertà che non devono avere confini», commentano dalla Fondazione Anna Kuliscioff.