Milano: il padiglione della Coca Cola ad Expo 2015 rinasce come campo da basket a disposizione della città

La struttura è stata collocata presso il parco Robinson, in zona Famagosta, dando così vita al primo playground coperto di Milano

Sala: «Così rendiamo le periferie più belle ed accoglienti»

Inizia da Famagosta la nuova vita del Padiglione Coca-Cola, che diviene il primo playground coperto di Milano. A meno di un anno dalla fine dell’Esposizione Universale, l’azienda ha infatti mantenuto la promessa, donando al Comune di Milano la struttura che aveva accolto 400mila visitatori, riconvertendola in campo da basket all’interno del parco Robinson, nel Municipio 6. I lavori, partiti nel mese di aprile, oltre alla realizzazione del playground coperto (la cui fruizione sarà libera e gratuita) hanno riguardato anche la riqualificazione totale dei due campi da gioco già presenti all’interno del parco, garantendo così ai cittadini del quartiere un’area di inclusione e aggregazione completamente rinnovata. «Lo sviluppo delle zone periferiche della città – ha commentato il sindaco di Milano, Beppe Sala - passa anche attraverso la collaborazione proficua tra pubblico e privato. Mettere a disposizione dei residenti nuovi luoghi di incontro in grado di rispondere a una esigenza del territorio e capaci di rendere il quartiere più bello ed efficiente sul fronte dei servizi offerti è il primo passo per una reale riqualificazione delle periferie». L’inaugurazione di questo nuovo spazio è stata soprattutto un’occasione di festa, alla quale hanno partecipato le scuole della zona, i cittadini e le associazioni locali, ma anche alcuni testimonial d’eccezione: la ginnasta Carlotta Ferlito, il nuotatore Luca Dotto e il capitano della nazionale di pallanuoto Stefano Tempesti, atleti dell’Italia Team Coca-Cola. «La collaborazione con il Comune di Milano - ha dichiarato il Direttore generale di Coca-Cola Italia, Evguenia Stoitchkova - è iniziata con la precedente Amministrazione per l’individuazione dell’area ed è continuata con l’attuale per il completamento della donazione del Padiglione che, ci tengo a ricordarlo, è stato progettato sin da subito per poter essere riutilizzato per un progetto a beneficio della comunità locale».
Redazione Web