Milano, sequestrata villa al pusher di Rogoredo, De Corato: «Subito postazione di polizia o militari al boschetto della droga». Ascolta il Podcast
De Corato: «Salta all’occhio, chiaramente, il numero dei nordafricani pluripregiudicati e irregolari che, quotidianamente, mettono a segno atti criminosi a Milano: dal 1° maggio ad oggi, in 12 giorni, ne sono stati arrestati 38, per una media di 3 al giorno»

«Sequestro dei beni immobili, per un valore di 590mila euro»
Milano, 12 maggio 2022 – «Qualche ora fa è stata resa nota
la notizia del sequestro di una villa da mezzo milione di euro a un
nordafricano, residente nel Lodigiano, accusato di essere uno dei pusher di
riferimento che gestiva lo spaccio di sostanze stupefacenti nel boschetto di
Rogoredo, alle porte di Milano. Le indagini, coordinate dalla Procura del
capoluogo lombardo e condotte dalle fiamme gialle lodigiane, hanno permesso di
mettere il luce la pericolosità sociale dell’indagato, che vanta un ampio
curriculum criminale. È il secondo nel giro di un mese: nei confronti di
un’altra persona, che apparterrebbe allo stesso gruppo criminale, era già stato
eseguito un sequestro di un appartamento e di un garage a sud-est di Milano.
Alla luce dei fatti, è chiaro che l’area verde di Rogoredo continui a essere un
ricettacolo di malviventi, nonché il teatro di spaccio e consumo di sostanze
stupefacenti. Estirpare il fenomeno criminoso non è semplice, ma collocare nel
boschetto della droga un presidio fisso, di Carabinieri, Polizia o Militari,
sarebbe una buona soluzione per facilitare il controllo dell’area» commenta
l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo de Corato, in merito
al sequestro dei beni immobili, per un valore di 590mila euro, a un pusher di
nazionalità nordafricana operante nel boschetto della droga di Rogoredo.
«E solo due settimane fa - continua l’assessore - il 29 aprile,
nel boschetto della droga gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un
cittadino marocchino di 26 anni per detenzione e spaccio di sostanza
stupefacente, che nascondeva, in una buca nel terreno, 31 involucri in cellophane
contenenti eroina. Salta all’occhio, chiaramente, il numero dei nordafricani
pluripregiudicati e irregolari che, quotidianamente, mettono a segno atti
criminosi a Milano: dal 1° maggio ad oggi, in 12 giorni, ne sono stati
arrestati 38, per una media di 3 al giorno, la maggior parte dei quali sono
irregolari e pluripregiudicati! E i dati, diffusi lo scorso 30 aprile dal
Ministero della Giustizia in relazione al numero di detenuti stranieri nelle
carceri lombarde lo confermano: gli africani affollano, in stragrande
maggioranza, le prigioni della Regione. In testa, sono i detenuti marocchini
(1047), seguono, al quarto posto, i tunisini (280), al quinto gli egiziani
(194), al settimo gli algerini (108), all’ottavo i nigeriani (97), al nono i
gambiani (92) e al decimo i senegalesi (83). Insomma, questi soggetti,
nonostante non abbiano alcun permesso di soggiorno, continuano a delinquere nel
nostro paese, sicuri che le probabilità di tornare in patria sono ridotte al
lumicino».