Milano, via Bolla, De Corato: «Sgomberi degli abusivi già finiti? Regione ha stanziato più di 33 milioni per la riqualificazione». Ascolta il podcast!

«È urgente proseguire immediatamente con l’operazione di sgombero, liberando i 106 appartamenti occupati irregolarmente e usurpati ai 23.000 milanesi in graduatoria, a cui spettano di diritto»

Gli sgomberi nelle case popolari di via Bolla sono fermi a quota sei da venerdì mattina, quando sono stati liberati esclusivamente gli appartamenti in cui, illecitamente, risiedevano i nuclei familiari degli indagati perquisiti», afferma l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, «da allora, regna il silenzio più assoluto: gli sgomberi sono forse già terminati? È urgente proseguire immediatamente con l’operazione di sgombero, liberando pure i 106 appartamenti occupati irregolarmente e usurpati ai 23.000 milanesi in graduatoria, a cui spettano di diritto. Mi auguro che quella di venerdì non fosse solo un’operazione isolata, mirata agli indagati della maxi rissa perquisiti, ma che gli sgomberi siano estesi a tutti i fuorilegge delle Tre Torri».

23.000 milanesi in graduatoria da decenni
«Ricordo che sono oltre 23.000 gli onesti milanesi in graduatoria da decenni per entrare in una casa popolare in città», prosegue De Corato, «l’assessore Bertolè – che ha sottolineato che “a fronte di uno stato di necessità”, come la presenza di minori, bisogna provvedere a “soluzioni alternative” per gli abusivi – anziché preoccuparsi di tutelare i minori dei fuorilegge, dovrebbe salvaguardare, in primis, i figli di chi detiene tutti i requisiti per ottenere una casa Aler, ma non ha la possibilità di usufruire del servizio perché il nucleo abitativo gli è stato usurpato da rom che lo occupano illecitamente, in barba alla legge italiana».

Militari strade sicure in via Bolla
«L’area è al momento controllata da un ridotto presidio fisso di controllo», continua l’assessore, «la mia proposta è di collocare lì, in via Bolla, le camionette di Strade Sicure, come ai tempi in cui, a Milano, governava il Centrodestra. All’epoca, nei caseggiati più problematici di edilizia popolare, il controllo era garantito dalla permanenza dell’esercito nei dintorni»

Campi rom davanti a 3 torri
«I rom, oltre a essersi impossessati illecitamente degli appartamenti», prosegue De Corato, «sono i proprietari dei camper che stazionano davanti agli ingressi delle abitazioni e hanno occupato perfino le cantine delle Tre Torri, per sfruttare gratuitamente gli allacciamenti alle utenze domestiche degli inquilini regolari, che pagano periodicamente le bollette. Hanno creato un vero e proprio campo rom sulla strada, che nessuno si è preoccupato di liberare, un problema sul problema».

Sinistra in contraddizione
«Ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità», dichiara De Corato, «quando il Comune ammetterà le proprie colpe? La Sinistra, sulla questione, si contraddice: Bertolè intende impegnarsi nella “valutazione dello stato di necessità” degli occupanti abusivi; la vicesindaco Scavuzzo, invece, propone di radere al suolo i tre edifici (mi domando, a questo punto, se con gli inquilini irregolari dentro); Rozza, che è stata lei stessa per anni assessore alla Sicurezza del Comune, lamenta il mancato sgombero della via. Al subbuglio generale dei colleghi, il Ministro dell’Interno, Lamorgese, preferisce il silenzio e non interviene».

Da Regione Fondi per riqualificazione 3 Torri
«Da Regione Lombardia sono stati stanziati più di 33 milioni – nello specifico 33.280.154,92 euro – per la riqualificazione dei condomini, riqualificazione proficua se anticipata dagli sgomberi. È inutile incolpare Aler: l’azienda lombarda si occupa di edilizia residenziale, e non di ordine pubblico» conclude De Corato.