Diocesi: Milano, il 18 giugno festa della famiglia in piazza Duomo. Conduce Giovanni Scifoni, poi l’incontro con l’arcivescovo Delpini. Podcast.

De Corato: «Sulla giornata di domani, regna il silenzio più assoluto. Né il Comune né alcun esponente di centrosinistra si è scomodato esponendosi pubblicamente per promuovere l’iniziativa o per diffondere l’annuncio dell’arcivescovo alla comunità della città»

«Sento il dovere di dire alle famiglie il mio grazie perché esistono e generano vita, futuro. Custodiscono la speranza che l’umanità continuerà a vivere e a vivere una vita buona se sarà vita di famiglia. Sento il dovere di dire grazie alle famiglie perché nei mesi della pandemia hanno affrontato le fatiche più quotidiane per dare serenità ai piccoli, per vigilare sugli anziani, per rendere più sopportabile una situazione opprimente. Sento il dovere di dire grazie alle famiglie perché conoscono che il segreto della festa è l’amore, l’amore rassicurante che unisce l’uomo e la donna, adulti e bambini, nonni e nipoti. Perciò invito in piazza Duomo tutte le famiglie sabato 18 giugno». Con queste parole l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha lanciato l’invito a tutte le famiglie per partecipare alla festa a loro dedicata, in programma sabato 18 giugno, dalle 19 alle 21 in piazza Duomo: “Sante subito! Famiglie 2022”, il titolo dell’evento. «L’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha lanciato l’invito a tutte le famiglie della Diocesi per la festa a loro dedicata, in programma domani sera in piazza Duomo. Né il Comune né alcun esponente di Centrosinistra si è scomodato esponendosi pubblicamente per promuovere l’iniziativa o per diffondere l’annuncio dell’arcivescovo alla comunità della città. Eppure, quando, ad animare piazza Duomo e le vie della città, sono manifestazioni che inneggiano ai diritti Lgbt, l’intero Palazzo Marino si mobilita per pubblicizzare la giornata di festeggiamenti e organizzare iniziative inerenti. Sulla giornata di domani, regna il silenzio più assoluto: al Centrosinistra fa comodo condividere le parole del Papa e, più in generale, della Chiesa, esclusivamente quando si tratta di migranti, per esprimere solidarietà nei loro confronti, tacendo sul resto» commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato.