Opera, le rivendicazioni dei dipendenti comunali: «La politica del personale non è la priorità di questa amministrazione.
Rsu: «Tensioni e disagi fra i dipendenti. Contratto decentrato non approvato. Tagliate le convenzioni per il pranzo», l’assemblea dei dipendenti del Comune di Opera chiede lo stato di agitazione e si rivolgono alla Prefettura per tentare una conciliazione
"Nei giorni scorsi, i dipendenti del Comune di Opera si sono riuniti in assemblea per discutere del rinnovo del contratto decentrato e delle condizioni di lavoro che da tempo provocano tensioni e disagio tra i dipendenti. Siamo a dicembre e il contratto decentrato non è stato ancora approvato. Se non lo faremo entro fine anno perderemo tutti gli istituti previsti dalla contrattazione di secondo livello: progetti, progressioni, produttività ecc. Non solo, i progetti già svolti non potranno essere pagati.Come mai siamo arrivati a questo punto?
Perché, a quanto pare, la politica del personale non è la priorità di questa amministrazione.
Perché diciamo ciò?
Perché da quando si è insediata, nell’ottobre del 2021, ha tagliato le convenzioni con bar e ristoranti operesi per la nostra pausa pranzo. Ha lasciato in essere la mensa che, però, a causa della distanza e del cibo, porta sempre meno dipendenti a consumare il pasto. Più volte abbiamo chiesto l’erogazione di ticket restaurant, ma ci è stato risposto che sarebbe troppo oneroso. Non vengono nemmeno consegnati quelli previsti per lo svolgimento dei progetti o per gli agenti di polizia locale (questi previsti dal contratto nazionale).Non solo.
Luoghi di lavoro: alcuni dipendenti operano in uffici con infiltrazioni d'acqua quando piove o quando ci sono temporali e inoltre non abbiamo un locale per chi non usufruisce del servizio mensa.
Smart working: è da più di un anno che sono stati comprati i computer da distribuire ai dipendenti per tale attività, eppure questo istituto non è stato ancora attivato.Organizzazione del lavoro: alcuni uffici sono in sofferenza e i “rinnovi a singhiozzo” delle posizione organizzative dei vari settori non portano ad una programmazione a lungo periodo.
Per tutto questo, l'assemblea ha deciso di chiedere lo stato di agitazione e tentare una conciliazione in Prefettura e ha dato mandato alle rsu di organizzare assemblee e iniziative per comunicare il nostro disagio".