Pandino, sfiduciato l'assessore Bonanomi: gli interventi di sistemazione dell'arena non erano autorizzati dagli uffici tecnici

Pandino. Continua la polemica relativa i lavori di sistemazione dell'arena esterna del Castello di Pandino poco prima della Festa Democratica. il gruppo di minoranza Lista Insieme ha infatti scoperto che - a differenza da quanto annunciato dall'assessore ai Lavori pubblici Massimo Bonanomi, che è anche locale segretario Pd - i lavori non sono stati autorizzati dagli uffici comunali, che ne sono formalmente all'oscuro, e non è riuscito ad avere le fatture comprovanti la spesa (nonostante Bonanomi avesse detto che erano a disposizione).

Bonanomi

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Quindi, nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, il capogruppo Francesco Vanazzi ha chiesto informazioni e sfiduciato Bonanomi.  Ha spiegato: “I lavori si sono svolti, come Bonanomi ha confermato, e non sono certo stati nascondibili. Bonanomi ha detto sono stati svolti dal Pd e ha detto avrebbe mostrato fatture. L’Ufficio Tecnico comunale non ha rilasciato autorizzazioni in tal senso, e non risultano agli atti del comune documenti relativi ai lavori svolti né le motivazioni per cui sono stati fatti, se non per un mero interesse privato. Vorremmo vedere le fatture e sapere perché un privato a Pandino può fare lavori su un’area pubblica a titolo arbitrario, per interesse di parte e senza autorizzazioni quando i commercianti a Pandino per mettere una sedia fuori dal loro locale devono chiedere una serie di autorizzazioni e sono vessati da un iter inverosimile. State facendo della cosa pubblica un interesse privato”.
Il sindaco Maria Luise Polig ha risposto che “In riferimento all’iter relativo la Festa del Pd risulta la concessione dell’occupazione del suolo pubblico deliberata il 31 gennaio 2014 con regolare pagamento di 3.446 euro. Durante il periodo concesso è responsabilità dell’organizzatore avere cura degli spazi concessi, l’allestimento e le modalità di svolgimento delle attività programmate. Bonanomi non è stato coinvolto in alcuna attività autorizzativa, dato che a gennaio non era in carica e non ha avuto ruolo durante i controlli relativi la manifestazione, in luglio”. Riguardo la richiesta di dimissioni, Polig ha spiegato che “non esiste a termini di Statuto o regolamento l’istituto di sfiducia verso un amministratore, quindi la mozione non è ammissibile. Non ci sono conflitti di interesse in atto”.
Vanazzi ha commentato di aspettarsi “una giustificazione da parte dell’assessore, tanto solerte a darne alla stampa. L’assessore aveva dichiarato avrebbe prodotto le fatture dei lavori, cosa che non state facendo. I lavori sono stati fatti (e non avete documenti che li giustifichino) e la festa si è svolta mentre Bonanomi era in carica come assessore. Ma chi credete di essere comportandovi così, facendovi gli affari vostri nell’Arena del Castello senza chiedere nulla a nessuno, mentre il diretto interessato non ha nemmeno il coraggio di parlare?”
Polig ha risposto che “questo è un consiglio comunale che tratta di temi di pubblica importanza. Se vuole spiegazioni, chieda al Pd, che ha avuto l’autorizzazione di utilizzare l’area” E poi: “Ma di che lavori sta parlando?”, negando de facto che i lavori si siano svolti e rivelato che Bonanomi ha parlato alla stampa come segretario Pd: “L’assessore Bonanomi non ha fatto alcuna dichiarazione alla stampa nella veste di assessore del comune di Pandino” Ma ha ammesso: "Nessun atto è stato autorizzato dall’Amministrazione e nessuno ha richiesto autorizzazione. Nessuno può fare lavori senza essere autorizzato".
Silvia Tozzi