San Donato, l’Azienda comunale dei servizi va “in pensione”: al suo posto l’Azienda comunale farmacie

Si conclude la ristrutturazione dell’Acs caratterizzata da un pesante passivo accumulato negli anni. Dopo la liquidazione e il salvataggio dei lavoratori ora si mette mano alla forma giuridica

Il Municipio di San Donato

Il Municipio di San Donato

Checchi: «Salvato e rimesso in utile un bene collettivo»

Giunge alle battute finali l’iter per il salvataggio dell’Azienda comunale di servizi (Acs), partecipata del Comune di San Donato, e il suo progressivo rilancio. Martedì 26 aprile il Consiglio comunale ha infatti approvato la proposta di trasformazione dell’ex municipalizzata in Azienda Speciale Farmacie (Acf) avanzata dall’esecutivo, unitamente al nuovo Statuto e al Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef) con il preventivo del conto economico per il 2016. Si tratta dell’ultimo atto del lungo percorso di salvataggio della società erogatrice di servizi per conto dell’Ente. Tale iter era stato avviato a fine 2012 con la messa in liquidazione dell’Azienda a fronte del pesante passivo (oltre 1 milione di euro) accumulato negli anni, soprattutto per l’insostenibilità economica della gestione del Parco Mattei a essa affidata congiuntamente alle altre attività in carico. Nei mesi scorsi l’operazione aveva comportato una vera e propria ristrutturazione di Acs, che ha consentito la messa in sicurezza delle quattro farmacie comunali, il salvataggio del posto di lavoro dei dipendenti e la garanzia della continuità dei servizi erogati, grazie alla loro ripresa in carico da parte del Comune. Ora, con la votazione di martedì, si è giunti all’atto finale, con la trasformazione giuridica in Acf, una forma societaria che garantisce una gestione diretta per conto dell’Ente, ma autonoma dal punto di vista imprenditoriale e con personalità giuridica propria. «Dopo attenta analisi e un confronto con il CdA – spiega Massimiliano Bella, vicesindaco e assessore alle Partecipate – siamo arrivati alla convinzione che questa fosse la scelta migliore per garantire efficienza, operatività e prospettive di ulteriore sviluppo all’Azienda, contenendo al contempo i costi di gestione. La chiusura dell’esercizio 2015 ha visto un utile di 150mila euro a fronte di ricavi per oltre 5 milioni e 200mila euro, in crescita del 3,4% sul 2014 e del 7,5% sul 2010». 
Redazione Web