Il Comitato 10 Febbraio e il Comune di Segrate consegneranno un riconoscimento a Pietro Tarticchio

La cerimonia si terrà Sabato 4 dicembre 2021, alle ore 17, presso sala del Centro Civico Giuseppe Verdi. Merlino (Presidente C10F) «Un riconoscimento a una persona di grande spessore morale e culturale»

Piero Tarticchio

Piero Tarticchio

Roma, 3 dicembre 2021. Il Comitato 10 Febbraio e il Comune di Segrate (MI), consegneranno sabato 4 dicembre 2021, un riconoscimento all’esule istriano Pietro Tarticchio. La cerimonia si terrà nella sala del Centro Civico Giuseppe Verdi, in via XXV Aprile numero 41, alla presenza del Sindaco Paolo Giovanni Micheli e del presidente del Comitato 10 Febbraio Emanuele Merlino.
Recentemente, il Comune di Milano non ha concesso a Tarticchio l’Ambrogino d’Oro, benché l’esule istriano fosse stato proposto e avesse i requisiti per ricevere la benemerenza civica che ogni anno va a premiare i cittadini e le associazioni che hanno saputo dare un contributo speciale alla città. «Non concedendo la benemerenza a Tarticchio– dichiara Merlino, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio – l’amministrazione Sala ha perso una grande occasione per premiare una persona di grandissimo spessore morale e culturale. Un testimone del dramma delle foibe, sette furono i suoi parenti uccisi, e dell’esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani. Ha disegnato il monumento ai martiri delle foibe, inaugurato a Milano dallo stesso Sindaco Sala. Il riconoscimento che consegneremo a Pietro Tarticchio – conclude Merlino – è un attestato alla persona, all’esule, al Patriota»
Pietro Tarticchio - Nato in Gallesano, in Istria vicino a Pola, è stato costretto a fuggire dalla sua terra d’origine, a seguito del terrore sparso dai partigiani comunisti del maresciallo jugoslavo Tito, che uccisero e gettarono nelle foibe ben sette suoi parenti, tra i quali il padre e il giovane sacerdote don Angelo Tarticchio. Giunto a Milano è diventato artista grafico, giornalista pubblicista, scrittore componendo diversi libri per preservare la memoria sul tema dell’esodo istriano e delle foibe. Suo è il disegno della stele installata nell’ottobre scorso a Milano in piazza della Repubblica, già piazza Fiume. «Ogni tanto nei miei sogni ritornano le immagini di reticolati di filo di ferro spinato – ha ricordato in quell’occasione Pietro Tarticchio - quelli che io e mia madre attraversammo di notte nel giugno del 1945, mentre infuriava un temporale. Fuggivamo dal terrore di essere infoibati dei partigiani di Tito come era stato infoibato mio padre».