Westfield, avanti piano! Incerti i tempi di realizzazione del centro commerciale intanto vanno avanti i lavori della viabilità

A fine 2022, avrebbe dovuto aprire il Centro commerciale più grande d'Europa

Per il sindaco Micheli il progetto Westfield non desta preoccupazione, fintanto che la multinazionale Unibail-Rodamco-Westfield mantiene i suoi impegni rispetto ai progetti di interesse collettivo. Durante l’incontro pubblico per illustrare il progetto della Metro 4 e il suo sviluppo fino a Segrate, promosso dalla locale sezione del PD, introdotto da Bruno Barsanti, segretario del Circolo PD di Segrate, sono intervenuti il sindaco Micheli, il suo vice Di Chio e il senatore Franco Mirabelli, al termine del quale il sindaco ha risposto a domande che, inevitabilmente, sono arrivate anche su Westfiled e viabilità speciale.
Per il nuovo progetto Westfield, a seguito dell’arresto e successivo abbandono di quello che tutti avevamo conosciuto, il sindaco si dice fiducioso, «presto la multinazionale presenterà una nuova proposta sulla base della rimodulazione dei volumi richiesti». La pandemia e adesso la guerra russa ucraina, di certo non facilitano la cosa. Il commercio mondiale, in un futuro prossimo, si troverà davanti a sfide inedite, la globalizzazione sembra essere andata definitivamente in soffitta. Ricordiamo che in sede di pianificazione della Viabilità Speciale in territorio di Segrate, il compito di completare i segmenti che permetterebbero di mettere a terra sia l’intera Interconnessione fra TEEM e Tangenziale Est sia gli ulteriori connessioni del progetto era stato assegnato dalla Regione al Gruppo internazionale di  Westfield che, a fine 2022, avrebbe dovuto aprire Westfield Milan.
Come sappiamo, nell’aprile 2020 l’operatore aveva ufficializzato, invece, il rinvio sine die, causa Coronavirus, e il conseguente slittamento dei lavori finalizzati alla realizzazione delle porzioni di «Cassanese Bis» (210 milioni complessivi) affidategli.
Da allora l’avanzamento delle opere ha riguardato soltanto il tratto del Raccordo TEEM-Tangenziale Est assegnato a Milano Serravalle che, giunto ormai alle ultime rifiniture, s’intravede, transitando lungo la SP 103, all’altezza di Maison du Monde e Bricoman e che la Concessionaria e il Pirellone (ma non il Comune di Segrate) vorrebbero sottoporre a collaudo a luglio per concretizzarne l’entrata in esercizio a settembre.
Quindi, per tornare alle parole del sindaco, Segrate si deve preoccupare solo che i progetti riguardanti la viabilità speciale vengano rispettati, anche perché, come abbiamo visto durante la presentazione del progetto Metro 4 a Segrate, Viabilità Speciale, Ferrovia e Metro saranno tutti parte del “Milan east gate hub”.
La presentazione di “Milan east gate hub” è avvenuta durante un evento lo scorso novembre e che ha visto tra i vari partecipanti Comune di Milano, Mm, Rfi e lo stesso Comune di Segrate.
Lo studio di fattibilità del progetto prevede un costo dell’opera pari a 2,5 milioni di euro, finanziato al 50% da fondi europei, mentre per realizzazione dell’hub è stimato un investimento di circa 450 milioni.
Oltre alle aspettative per la realizzazione di un opera così importante, che dovrebbe cambiare la mobilità e la concezione di trasporto pubblico, la domanda su sicurezza e gestione di una grande stazione – a novembre la responsabile di Ferrovie dello Stato non esitò a dire che potrebbe diventare tra le più importanti e trafficate a livello europeo – suscita qualche perplessità, le grandi stazioni sono notoriamente crocevia di criminalità e aggregatore di grandi problemi sociali. Su questo tema il sindaco ha risposto che sono stati attivati diversi tavoli di lavoro con le istituzioni, e immagina un potenziamento delle forze di polizia, come i Carabinieri o persino un aumento dell’organico della Polizia Locale.
Una grande occasione per Segrate, più che un sogno, il cui merito, per adesso, va dato a questa Giunta ma che ci auguriamo sia gestito attivamente, da protagonisti e non paria di Milano e di Città Metropolitana.
Roberto Spampinato