In fuga a 200km/h sulla Paullese: coppia a bordo di un’Audi semina i carabinieri

L’inseguimento, da Pandino a Paullo, è scattato dopo che i fuggitivi hanno saltato un posto di blocco. Nonostante più auto fossero alle loro calcagna, sono riusciti a scomparire nel nulla

Proseguono gli accertamenti sul caso

Una fuga degna di un film lungo la Paullese, attraversando le province di Cremona, Lodi e Milano, facendo carta straccia del Codice della Strada e conclusasi con un netto nulla di fatto per i carabinieri. Protagonisti della lunga corsa, avvenuta nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 agosto, sono stati due uomini non ancora identificati a bordo di una velocissima Audi A6 station wagon. L’auto è stata avvistata la prima volta all’altezza della zona industriale di Pandino dove, attorno alle 3:00 del mattino, una pattuglia dei carabinieri di Crema aveva istituito un posto di blocco. Quando i militari hanno imposto l’alt, l’uomo al volante si è ben guardato dal fermarsi ed ha affondato il piede sul pedale dell’acceleratore, puntando verso Spino d’Adda. Gli uomini dell’Arma non hanno esitato un secondo e si sono subito lanciati all’inseguimento degli sconosciuti che però, toccando quasi i 200km/h, sono ben presto spariti dalla loro vista. A quel punto sono stati allertati i rinforzi da San Donato e da Lodi e sono stati organizzati presidi nei punti nevralgici lungo la Paullese, cioè alle Quattro Strade, al km 10 tra Caleppio e Paullo e all’altezza del ponte di Bisnate. In un primo momento gli sforzi dei carabinieri sono stati ripagati, perché l’Audi è stata nuovamente avvistata all’altezza di Zelo e quindi l’inseguimento è ripreso in direzione di Milano. A dispetto del grande dispiegamento di uomini e mezzi impegnati nel tentativo di bloccarli, però, i fuggitivi sono nuovamente riusciti a far perdere le loro tracce, questa volta in maniera definitiva. Tale era la velocità raggiunta dalla vettura che non è stato possibile per i militari appuntare il numero della targa. Le indagini sul caso proseguono, nel tentativo di identificare i due spericolati sconosciuti e scoprire il motivo della loro precipitosa fuga a tutta velocità. Qualche elemento utile in tal senso potrebbe giungere dalle immagini immortalate dalle telecamere dei T-Red posti lungo la ex S.S. 415.
Redazione Web