Lotta all’evasione sui treni lombardi: in 15 giorni respinte quasi 4mila persone

Lo rende noto l’assessore alla Mobilità di Regione Lombardia, Alessandro Sorte, tracciando un bilancio dell’operazione “Tratta Sicura”, che coinvolge apposite squadre di controllori e guardie giurate armate

L’operazione di controllo coinvolge le corse di Trenord tra Milano, Bergamo e Brescia

«Dallo scorso 10 aprile sono 3.389 le persone respinte dai treni e dalle stazioni perché trovate senza biglietto grazie all’attività delle squadre anti evasione e delle guardie giurate armate». Lo ha fatto sapere l’assessore regionale lombardo alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, tracciando un primo bilancio dell’operazione “Tratta sicura” che interessa le 66 corse che, quotidianamente, Trenord effettua fra Milano, Bergamo e Brescia. «Chi è pizzicato senza biglietto – ha osservato Sorte – molto spesso reagisce a parole o dando in escandescenze, ma la presenza delle guardie è un ottimo modo per farli desistere dall’opporre resistenza». Sorte ha sottolineato anche come l’efficacia delle azioni «derivi anche molto dalle attività svolta a terra prima della partenza del treno: presidiando anche le stazioni infatti, riusciamo a respingerli prima che possano salire in carrozza». In tal senso, secondo l’assessore, è possibile ottenere un duplice risultato: «Non solo, infatti, rendiamo più sicuri gli spostamenti cancellando il concetto che treni e stazioni sono terra di nessuno, ma diamo anche una mano a combattere il mancato pagamento del ticket. È anche una questione di giustizia sociale». Sorte ha rivolto poi un ringraziamento speciale alle Forze dell’ordine che “pur essendo numericamente sempre meno di quello che dovrebbero”, non si sottraggono mai ai loro compiti, intervenendo in caso di necessità affiancando, spesso, capi treno e guardie armate in queste operazioni che ormai non sono più di routine. Da ultimo, l’esponente della Giunta Maroni non ha risparmiato una “frecciata” al Governo: «Garantire la sicurezza non è una nostra competenza, ma dal momento che da Roma non arrivano mai segnali continuiamo a rimediare noi a questa inerzia».
Redazione Web