Spaccio sulla Paullese: i punti “sensibili” sotto stretta osservazione

Tra Peschiera, Mediglia e Pantigliate i pusher vendono la loro merce ad ogni ora del giorno. Spesso è difficile intercettarli perché escono allo scoperto per pochi secondi

L’area boschiva che circonda l’ex cartiera, tra Peschiera e Mediglia. Il parcheggio di Vigliano e ancora la passerella ciclopedonale di Pantigliate. Sono queste le aree “calde” che, lungo la Paullese, vengono predilette dagli spacciatori per vendere droga, anche alla luce del giorno. Il fenomeno è ben noto e numerose sono state nel tempo le operazioni delle forze dell’ordine, che hanno portato a arresti e denunce. Nonostante ciò, dopo un periodo di relativa calma, tali aree tornano nuovamente a pullulare di pusher e clienti. Nei giorni scorsi i carabinieri della Compagnia di San Donato hanno raccolto le segnalazioni di alcuni gruppi di Controllo di Vicinato della zona ed hanno intensificato le attività di indagine ed i controlli. Gli spacciatori sono tuttavia molto difficili da individuare, perché si nascondono opportunamente nel verde, pronti ad uscire all’esterno solo dopo essere stati contattati via sms o Whatsapp dai clienti. A quel punto effettuano rapidamente la cessione in cambio di denaro ai consumatori che si fermano a bordo delle loro auto. Per questo, anche grazie a dei “pali” che operano per loro, i malviventi sono lesti a scomparire nel nulla all’arrivo delle auto di polizia o carabinieri. Inoltre spesso la droga non viene tenuta addosso, ma nascosta sotto terra e prelevata solo all'atto della vendita, per allontanare ogni forma di contestazione. In assenza di possesso e flagranza di reato, infatti, le forze dell’ordine non possono procedere al fermo.
Redazione Web

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