I Carabinieri scoprono una sede di spaccio in un edificio pericolante

Tra gli occupanti vi era il marocchino T.D.: addosso, i Carabinieri gli hanno trovato 80 grammi di eroina. Insieme a lui si trovava anche un “coinquilino” italiano. Sulla testa del marocchino, in particolare, pendeva un provvedimento di espulsione. Il ragazzo era già noto alla giustizia per la sua “attività” di spacciatore. L’edificio pericolante doveva essere ristrutturato: per il momento tuttavia, i lavori sembrano in fase di stallo. La sua presenza, spiegano i residenti, fa da ricettacolo per i disperati in cerca di un riparo, catalizzando anche la microcriminalità. Come spesso capita in situazioni analoghe, qualche giorno dopo gli sgomberi gli “inquilini” si reinsediano, a volte più numerosi di prima. Tra di loro vi sono due ragazzi di vent’anni, conosciuti in zona. La presenza della sede della Municipale funge solo in parte da deterrente. Nonostante l’attenzione verso i punti più critici del territorio, gli agenti terminano il loro turno nel tardo pomeriggio. Fra l’altro, negli ultimi mesi, grazie alla collaborazione con l’ex vicesindaco medigliese Paolo Bianchi, i Carabinieri sono riusciti a evitare che si organizzasse un rave party nel vicino impianto per il trattamento dei rifiuti. La struttura, anch’essa dismessa, si trova in località Bustighera.

Lorenzo Invernizzi