Intervento di fuoco in Consiglio comunale contro l'ex sindaco Andena, sotto i riflettori i ritardi nell'assegnazione di una villa confiscata alla mafia

Argomento iniziale della questione è una “ Villa” sequestrata alla mafia e situata nella frazione di Mombretto. Dopo lo svincolo giudiziario la “Villa” per meccanismi di legge venne affidata al Comune di Mediglia a patto che il suo utilizzo fosse adibito esclusivamente a fini sociali.


Dopo lo svincolo giudiziario, la villa è stata affidata al Comune di Mediglia a patto che il suo utilizzo fosse adibito esclusivamente a fini sociali. Un obiettivo non completamente centrato.
È la patata bollente piombata sulla scrivania dell'assessore Gianni Fabiano a pochi mesi dall'insediamento della nuova maggioranza. La Regione Lombardia ha inviato alla Giunta una specie di ultimatum, pretendendo chiarimenti sul destino di questa struttura. Il messaggio era chiaro: qualora i segnali tardassero ancora ad arrivare, la Regione avrebbe preteso la restituzione di una parte del mutuo bancario che il Pirellone pagò per estinguere l'ipoteca sull'immobile. Un problema ereditato dall'Esecutivo del sindaco Carla Andena.
Viene da chiedersi, a questo punto, per cosa siano stati utilizzati i finanziamenti che la Regione ha stanziato e versato nelle casse del Comune per la realizzazione di un progetto dai fini nobili, ma mai nemmeno cominciato.
Accuse amare quelle sollevate in Consiglio comunale da parte del consigliere Ercole Lequoque (nella foto), padre di Alexa, una ragazza disabile al 100%.
Ma non solo. Il consigliere Lequoque che si era visto revocare il servizio di accompagnamento della figlia al centro specialistico di Segrate, in quanto nel bilancio comunale di Mediglia non era stato inserito per via di un errore tecnico. Il rammarico deriva dal fatto che, per avere risposte concrete a questa “svista”, la famiglia Lequoque è dovuta ricorrere al Tar. Un passaggio complesso per ottenere, o meglio riavere, un  semplice e ovvio diritto di legge. La famiglia Lequoque ha così presentato formale denuncia contro il comune di Mediglia. Il Tar ha sciolto il nodo e ha spinto il Comune a reintegrare il servizio.
«Grazie a questa sentenza - ha detto Lequoque - altre persone che incontreranno sulla propria strada intoppi burocratici e disservizi di questo tipo ne potranno fare uso, risparmiandosi ulteriori mal di pancia.»

Erica Lampognani