Noi, Indignados di Mombretto, giunti per primi in piazza Duomo con il megafono e gli striscioni

Due ragazzi di Mombretto raccontano il Moto Spontaneo d'Indignazione

A tutti sarà tristemente nota la manifestazione del 15 ottobre a Roma, dilagata negli atti di vandalismo dei Black Bloc; molti, però, non sanno che, lo stesso giorno, a Milano, si svolgeva una manifestazione assolutamente pacifica contro lo strapotere delle banche, il debito pubblico e la classe politica, da cui sono successivamente nati diversi moti di indignazione, che, in ogni caso, non ammettono alcuna violenza. A raccontarci di quella giornata e di ciò che sta accadendo tuttora, sono alcuni ragazzi di Mombretto, che quel sabato sono stati i primi ad apparire in piazza Duomo con un megafono e due striscioni. Dalle loro incitazioni rivolte ai passanti è scaturita una reazione a catena: in poche ore la piazza era gremita ed è partito un corteo, lasciato proseguire dalle Forze dell’ordine fino a piazza degli Affari, da dove è poi tornato al punto di partenza. La manifestazione non si è così interrotta: circa cinquanta persone sono rimaste a dormire sotto alla Madonnina in alcune tende canadesi; anche diversi cittadini milanesi hanno supportato i manifestanti, a cui hanno portato cibo e sacchi a pelo. Da quel giorno, tutti i giorni, in piazza Duomo si tiene una riunione alle 19, a cui chiunque può prendere parte per discutere delle problematiche sociali e proporre eventuali soluzioni. «Non c’è stato alcun atto di vandalismo – fa sapere Simone – , non c’era neanche una bottiglia rotta per terra. La violenza, verso gli oggetti e le persone, non serve a nulla, se non a far sorgere altra violenza». Non sono stati solo i giovani a prendere parte alla manifestazione: «Tante persone hanno partecipato, e continuano a partecipare, al Moto Spontaneo d’Indignazione; gente di ogni età, di diversa estrazione, di tutte le razze, indipendentemente dal credo politico – spiega invece Primiano –. Dal 15 ottobre esiste un presidio fisso in piazza Duomo: è importante continuare a invitare più gente possibile a partecipare e a informarsi, perché molti non sanno che, tutti insieme, potremmo cambiare le cose». Per essere in costante aggiornamento con le iniziative dei manifestanti, basta seguire, su Facebook, gli aggiornamenti di Occupy Milano e Moto Spontaneo d’Indignazione.

Silvia Arrigoni