Triginto, un agguato a mano armata. Minacciato da mitra e pistola, il proprietario della pizzeria "Number One" è stato rapinato dell'incasso di un'intera serata

Il proprietario di una pizzeria di Triginto è stato rapinato subito dopo la chiusura del suo locale, nella notte tra sabato e domenica. È quanto è accaduto a Ibrahim Z., 48enne tunisino, che gestisce il famoso bar pizzeria “Number One”, in via Garibaldi a Triginto di Mediglia.

 

Ore 1:10: notte fonda. Dopo una serata movimentata, in cui il locale aveva, per così dire, funzionato bene, i malviventi hanno aspettato che Ibrahim Z. salisse a bordo della sua automobile, insieme alla moglie, al figlio minorenne e un amico, e che mettesse in moto il mezzo di trasporto per dirigersi verso la sua abitazione, a Peschiera Borromeo. Non appena il malcapitato ha superato la rotonda sulla provinciale Sordio-Bettola, in direzione di Peschiera appunto, è stato letteralmente assalito dalla banda criminale.

 

Di primo impatto, Ibrahim, sorpreso dal fatto, racconta di avere addirittura pensato fosse un controllo da parte di una volante in borghese. Ma ben presto ha dovuto ricredersi. Prima, i tre malviventi, col volto coperto, gli hanno tagliato la strada, costringendolo a inchiodare.
Poi, sono scesi dalla loro macchina, armati di mitra e pistole e hanno intimato a Ibrahim di consegnare loro l’incasso della giornata che ammontava a 3 mila euro. A nulla è valso il tentativo della vittima di provare a convincere i malviventi di non avere con sé il denaro. Evidentemente, avevano controllato ogni mossa del malcapitato proprietario della pizzeria che ha dovuto soccombere alla violenza dei rapinatori.

Grande lo spavento di Ibrahim e dei suoi familiari che hanno assistito, inermi, a tutta la scena. I Carabinieri di San Donato stanno indagando per risalire all’identità dei malviventi che, però, erano a bordo di un’auto probabilmente rubata.

 

Susanna Tosti