I tubi di scarico del quartiere Giardino, che si allacciano alla roggia Spazzola, pagano un dazio in più per attraversare campi di proprietà privata
Melegnano, 2011. Difficile trovare qualcuno che, colto su due piedi, riesca a rispondere sulla gestione del canale della Spazzòla, o Molinara, una delle rogge – vie d’acqua, che un tempo si divaricavano in masse di ramali, atti a servire i mulini e l’irrigazione dei campi – che oggi, interrate e tombinate decenni fa, servono da fognature ai quartieri melegnanesi. Anzi, risulta che costituiscano il grosso della vera e propria rete fognaria. Il problema è che i vecchi ramali gettano nel Lambro, senza che sia noto se passino, o no, tutti per il depuratore. «La Spazzòla, entrando dalla via Emilia, traversava Melegnano – continua il nostro interlocutore –. Vi costruirono case accanto, negli anni ’60, scaricandovi dentro di tutto: all’epoca, le fognature riguardavano solo le strade principali, né ci si poneva il problema di depurazione delle acque di scolo. Si scaricava nel Lambro, tranquillamente». Qual è lo svantaggio, per gli abitanti di quartieri come il Giardino? «È che ci sono persone che pagano l’acqua di scolo più di altre. Abbiamo scritto, senza risposta, al Comune. Cambiano le Giunte, ci si sente dire: “Mancano i soldi”. C’è da vergognarsi, parliamoci chiaro. Al di là del disastro ecologico in Giappone, qui è mezzo secolo che manca un piano di intervento». E che si disastra il Lambro, ogni giorno.
Oltretutto, questo scambio di prestazioni feudali avviene piuttosto lontano dal controllo democratico. La roggia Spazzòla, non di proprietà comunale, ma del consorzio del presidente Riccardo Grecchi Spadaccini, non è mai stata sottoposta ad alcun rilevamento. Il primo, dai tempi dei tempi, sembra che sarà eseguito sotto l’attuale Amministrazione. L’assessore alle Infrastrutture, Lorenzo Pontiggia: «C’era un obbligo di allaccio alla fognatura comunale, emesso per ordinanza più di dieci anni fa. Intavolando un accordo di convenzione con le società patrimoniali che, per legge (LR 1/2009), devono occuparsi delle fognature, finalmente abbiamo ottenuto la priorità assoluta di un rilievo del reticolo idrografico di Melegnano».
Oltretutto, questo scambio di prestazioni feudali avviene piuttosto lontano dal controllo democratico. La roggia Spazzòla, non di proprietà comunale, ma del consorzio del presidente Riccardo Grecchi Spadaccini, non è mai stata sottoposta ad alcun rilevamento. Il primo, dai tempi dei tempi, sembra che sarà eseguito sotto l’attuale Amministrazione. L’assessore alle Infrastrutture, Lorenzo Pontiggia: «C’era un obbligo di allaccio alla fognatura comunale, emesso per ordinanza più di dieci anni fa. Intavolando un accordo di convenzione con le società patrimoniali che, per legge (LR 1/2009), devono occuparsi delle fognature, finalmente abbiamo ottenuto la priorità assoluta di un rilievo del reticolo idrografico di Melegnano».
Marco Maccari