L’assessore alla Cultura e all’Identità Zanaboni interviene nella polemica sui cartelli in dialetto

Zanaboni scolpisce così l’intenzione dell’Assessorato di rilanciare sviluppo e territorio, sposando cultura e mercato. «La scelta di abbinarli ai cartelli in italiano è stata rispettata per non creare confusione ed evitare la rivendicazione e la polemica». Quanto sono costati? «Zero alle casse comunali, è stato un privato a farsi carico delle spese». Qualche nome? «I nomi non li facciamo; si tratta di un’azienda che lavora sul territorio ma, come si sa, ci sono persone poco affini alla tolleranza. Non vorrei che un domani altre formazioni politiche non lavorino più con loro, perché si è saputo che hanno partecipato all’iniziativa».
«Triste e insulsa», per l’Assessore, la polemica agitata dal PD e da Federconsumatori di Melegnano, a proposito di un cartellone in italiano all’incrocio con la via Emilia, sparito per un giorno. Zanaboni replica e chiude: «C’è una delibera di Giunta. Mi sorprende la polemica del PD, che pubblica su YouDem il voto nel Parlamento regionale siciliano, per una legge che permetta l’insegnamento del dialetto. Semplicemente, in questi giorni l’Amministrazione ha spostato il cartello per porlo dove fosse più visibile: venti metri più avanti».

Marco Maccari