Malmenati due ispettori di Equitalia a Melegnano
La disperazione di un imprenditore culmina in violenza durante una verifica fiscale
È uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Lo sanno bene gli impiegati di Equitalia, società italiana incaricata della riscossione nazionale dei tributi, che negli ultimi giorni si sono ritrovati nell’occhio del ciclone per una serie di spiacevoli episodi. Dopo una manifestazione sfociata in violenza davanti alla sede di Equitalia a Napoli, un pacco bomba rinvenuto nella direzione generale di Roma, e poco prima delle due molotov lanciate contro la sede di Livorno, nel comune di Melegnano si è registrato un pestaggio ai danni di due ispettori esattoriali.
Venerdì 11 maggio, i funzionari si sono presentati nello studio di un commercialista della città, in via Turati 5, per una verifica fiscale. Sul luogo era presente Giuseppe Neletti, imprenditore edile di 50 anni, originario di Gela, poiché nello studio è registrata la sede legale della sua impresa di Ospitaletto Lodigiano; è nata subito una discussione e l’imprenditore ha aggredito con calci e pugni i funzionari.
«Sono esasperato: l’Agenzia delle Entrate mi perseguita – ha dichiarato Neletti –. Ho già vinto tre cause, ho già dimostrato che la mia società è in regola. Ci sarà un’ultima udienza il 30 maggio, eppure sono venuti a bloccare i conti della mia impresa in anticipo, dicendo che devo loro 950mila euro. Ho chiesto spiegazioni riguardo alla visita e mi hanno intimato di stare zitto perché stavano facendo il loro lavoro; mi hanno provocato e offeso, ho perso la pazienza e ho alzato le mani». Gli impiegati sono stati portati all’ospedale di Vizzolo Predabissi, senza riportare lesioni gravi. L’imprenditore ora dovrà rispondere del reato di percosse: è stato querelato dai due malmenati e nei suoi confronti è scattata la denuncia anche da parte dei Carabinieri.
Tempi duri per Equitalia, che in un comunicato si difende: «È inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente su di noi la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche che hanno invece origini diverse e lontane e che stanno esplodendo solo oggi a causa della crisi economica». La società lamenta poi la superficialità con cui viene associato il nome di Equitalia al termine suicidio ed esprime la massima solidarietà al personale, augurandosi che si rientri in un clima di dialogo e collaborazione.
Francesca Tedeschi