Melegnano revoca l'appalto all'azienda Vivenda, coinvolta in Mafia Capitale

La società capitolina Vivenda Spa, gestore della refezione scolastica, è risultata coinvolta nelle indagini di Mafia Capitale: il Comune ha rescisso il contratto

A Melegnano è stato revocato l’appalto della refezione scolastica: “Vivenda”, la società che gestiva il servizio di mensa nelle scuole, risulta infatti coinvolta nell'inchiesta Mafia Capitale. la Vivenda Spa, è una società del Gruppo Le Cascine, ovvero la cooperativa coinvolta nelle indagini romane su questioni quali business di migranti e casi di mala-gestione dei campi di accoglienza. La rescissione del contratto è giunta in automatico, in seguito alla comunicazione del prefetto romano Gabrielli che ha revocato l'interdittiva dell’antimafia. Di conseguenza, non sarà più la Vivenda Spa di Roma a gestire la refezione scolastica fino al 31 luglio 2019, ma riceverà comunque il corrispettivo per le prestazioni già eseguite, rispettivamente nella scuola primaria e dell’Infanzia, servizio concluso lo scorso giugno. La gara d’appalto indetta un anno fa dal Comune di Melegnano ha visto la partecipazione di diverse aziende, ed è già stata contattata la società giunta al secondo posto in graduatoria, che si occuperà da settembre delle mense scolastiche delle scuole di Melegnano. Nessun disagio per gli alunni quindi, e nemmeno per i dipendenti assunti dalla Vivenda, che saranno riassorbiti dal nuovo gestore per svolgere i servizi necessari nell'ambito della refezione scolastica. 
La nuova società ha dato infatti la propria disponibilità ad assumere i lavoratori in questione, dopo le richieste del Sindaco Vito Bellomo: «la mia preoccupazione era rivolta ai lavoratori, ho voluto tutelare le persone che hanno garantito un ottimo livello del servizio. I dipendenti della Vivenda – ribadisce Bellomo - presenti sul nostro territorio, del resto, non c’entrano assolutamente nulla con gli illeciti di cui sono accusati i vecchi vertici della società romana». Ora Melegnano potrà procedere con l’assegnazione definitiva dell’appalto alla seconda azienda in graduatoria. 
La situazione è molto simile anche a Carpiano, dove sempre la società romana ha il controllo della gestione del servizio alle mense fino al 2019. Il Comune di Carpiano (capofila della Rete Antimafia nel Sud Milano), è molto probabile che opterà per una risoluzione contrattuale, non avendo ricevuto l'interdittiva antimafia e nemmeno la notizia del commissariamento. Al contempo, da nord a sud, tutti i Comuni stanno agendo in egual modo nei confronti della Vivenda spa, il cui futuro ormai risulta più che incerto.