Modini si espone sul tema più caldo del momento
Il Pgt ideale? Concepito «guardando dall’alto la città», in simbiosi con i Comuni limitrofi
Roberto Modini, consigliere comunale e coordinatore della sezione locale del Pdl è innanzitutto un imprenditore e la sua visione strategica della politica lo dimostra.
Il Piano del Governo del Territorio (PGT) è, attualmente, uno degli argomenti caldi della politica melegnanese: i partiti di opposizione e varie Associazioni hanno, infatti, presentato numerose osservazioni. 7giorni ha incontrato il dottor Modini per capire le sue idee a riguardo.
«Bisognerebbe concepire il Pgt guardando dall'alto la città; in questo modo si potrebbe rispondere puntualmente alle esigenze cittadine e, tenendo sempre a mente la sostenibilità territoriale, si potrebbe optare per una compenetrazione degli spazi esistenti. Melegnano dispone di un territorio piccolo e molto occupato, ma esistono ancora degli spazi che, allo stato attuale, sono in abbandono: zone intercluse a cavallo di tangenziali e zone industriali. Vi sono anche alcune aree del Parco Agricolo che potrebbero essere sfruttate e messe a disposizione dei cittadini sotto forma di parchi, centri sportivi o scuole».
Il Pgt è essenzialmente uno strumento di programmazione territoriale a breve termine, ma se le chiedessimo di immaginare la Melegnano del domani cosa vedrebbe?
Credo che allo stato attuale non si possa più pensare alla gestione del singolo Comune, ma si debba mettere in pratica l'idea di Città Metropolitana intesa come una collaborazione fattiva da parte di più Comuni presenti nella stessa zona territoriale. Qualche anno fa, quando Melegnano non ha avuto più capacità ricettiva, le persone hanno cominciato a trasferirsi nei Comuni limitrofi. Mi domando se, allo stato attuale, non sia più funzionale, da parte di tutti questi territori, avere un’unica gestione in termini di servizi. La conseguenza non sarebbe una perdita della propria identità poiché le caratteristiche storiche rimarrebbero intonse. Mi piacerebbe pensare alla nostra città, al di là dei meri confini territoriali, con una organizzazione improntata sul modello delle contrade senesi. La realtà, purtroppo, è ben diversa; infatti non si riesce nemmeno a porre in essere il Pgt di confine e ogni Comune guarda alla propria mano destra non sapendo cosa faccia la sinistra.
Ilaria Piermatteo