Nell’area Broggi-Izar arriva la Guerrilla Gardening! Ecco in che modo un gruppo di persone si oppone al degrado urbano e all’incuria delle aree verdi

L'area Broggi-Izar è apparsa più volte agli onori della cronaca, in particolare per quanto concerne la problematica relativa alla mancanza di parcheggio che attanaglia, tuttora, i residenti. Gli automobilisti, disperati, cercano di arrangiarsi come possono e, visto l'esiguità degli spazi, adibiscono le aiuole, destinate, teoricamente, all'abbellimento della zona, a parcheggi di emergenza. Qualche mese fa, a seguito delle lamentele di un residente, erano apparsi, in via Rickenbach, alcuni dissuasori di colore verde con lo scopo di impedire il parcheggio delle auto nelle aiuole e, in via Broggi Izar, erano state collocate delle siepi con l'intento di evitare il calpestio del verde; tutto questo è durato, però, ben poco. In tempo di crisi le persone hanno bisogno di certezze e, come direbbero alla “Marvel”, cosa c'è di meglio di un eroe, o di un gruppo di eroi, che combattono per la supremazia del bene e, in questo caso, per la tutela del verde pubblico? Il gruppo “Guerrilla Gardening”, al motto di “trasformiamo il cemento in fiori”, opera proprio in questa direzione. Il loro scopo, infatti, è opporsi, attivamente, al degrado urbano, agendo contro l'incuria delle aree verdi. La maggior parte delle persone ama lamentarsi, ma ben pochi vanno al di là della superficiale frustrazione momentanea per collocarsi su un piano operativo. Questo gruppo di persone, invece, rimodella e abbellisce, con piante e fiori, le aiuole e le zone dismesse o dimenticate della città, operando una forma di azione di protesta non violenta. Sono apparse, quindi, viole e piantine a ornare le grigie fioriere, in stato di abbandono. Questi “attacchi verdi”, comunque, non nascono a Melegnano ma nella New York del 1973; in questi ultimi anni, però, questa forma di protesta si sta diffondendo sempre di più, fino ad arrivare sulle sponde del Lambro. Chi volesse aderire al progetto può contattare il gruppo via mail a: [email protected]

Ilaria Piermatteo