Pendolari da Melegnano - A lavoro con il treno
Fine settembre, alla mattina l’aria comincia a essere frizzante; la ragazza seduta su una panchina, stringe nelle mani infreddolite un cellulare ultimo modello. L’sms al collega è stato scritto! Pensierosa si rende conto che da quando LeNord hanno preso in gestione la linea, i treni sono effettivamente puntuali a meno che, e succede circa una volta al mese, qualcuno non decida di buttarsi sotto. Il treno, a questo punto, viene completamente cancellato. Ogni mattina spera di arrivare in orario per il treno delle 8.10, anche perché se lo perde ne passa uno ogni mezz’ora. Essere pendolare è faticoso, se poi sei una persona onesta è quasi un terno al lotto. Il problema si pone già all’inizio: dove compro un biglietto se l’edicola da maggio è chiusa e la biglietteria funziona in stazione solo dalle 8.00 alle 12.30? Alcuni rinunciano, tanto il controllore passa solo una o due volte al mese! Come quella signora che regolarmente sale sul treno senza timbrare il biglietto e se passa il controllore, inventa scuse di ogni tipo: «sono salita di corsa, l’obliteratrice non funziona, il gatto mi ha mangiato il biglietto…». Quando il treno, poi, misteriosamente e inspiegabilmente, arriva ridotto, solo tre carrozze, si sta in piedi come pannocchie. Il fischio del treno la scuote dai suoi pensieri. Arriva, si sale tutti a bordo, comincia un’altra giornata!