Basta alla violenza contro le donne: Regione Lombardia è già attiva

Regione Lombardia è attiva per dire basta alla violenza sulle donne e sui più deboli

«Ho incaricato i miei uffici di convocare i 16 centri antiviolenza lombardi più significativi e tutti gli operatori che si occupano di queste tematiche – ha spiegato l’Assessore. – È impensabile che fatti di questa efferatezza siano all’ordine del giorno. Per questo dobbiamo correre, fare in fretta e unire le forze affinché le donne siano maggiormente tutelate. Ho già detto che una delle mia priorità è quella di istituire prestissimo un bando che finanzi l’apertura di nuovi centri antiviolenza. Ora dico che dobbiamo fare ancora più in fretta». Effettivamente, nel comunicato regionale emanato da Regione Lombardia prima di quest’ultimo efferato femminicidio erano già presenti le linee guida per l’attuazione di varie misure a tutela delle donne e dei più deboli: «Non solo combattere, ma anche prevenire ogni forma di violenza, in particolare nei confronti di donne e bambini. Trovare e mettere in pratica nuovi strumenti che garantiscano una casa a coloro che si trovano costrette a lasciarla, per salvaguardare la loro incolumità. Agevolare nuove forme di fiscalità che sostengano l’occupazione femminile. E poi attuare un grande ‘lavoro culturale’, che renda sempre più accogliente la sanità lombarda. Perché chi subisce traumi da violenza necessita anzitutto di sentirsi protetto». Per affrontare questa piaga Regione Lombardia è dunque pronta ad aprire un bando da un milione di euro destinato a costruire nuovi centri antiviolenza e a finanziare progetti di educazione. «Da questo punto di vista – ha chiarito l’assessore alle Pari opportunità – siamo uno degli Stati peggiori in Europa: se le norme ne prevedono uno ogni 10.000 persone, noi ne abbiamo uno ogni 50.000, ma soprattutto manca un vero e proprio censimento».

Lara Mikula