Bike sharing: a Milano recuperate in tre mesi oltre 300 bici di Ofo abbandonate

Considerata l’inadeguatezza dell’azienda vincitrice del bando per il bike sharing a flusso libero, molti veicoli sono rimasti abbandonati per la città. Il Comune ha così deciso di procedere alla rimozione

Negli ultimi tre mesi il Comune di Milano, attraverso la Polizia locale, ha raccolto 372 bici del bike sharing senza stallo fisso. Si tratta dei veicoli dell’azienda cinese Ofo, nel 2017 tra i vincitori del bando dell'Amministrazione che, a seguito di evidenti disservizi, nel marzo scorso aveva ricevuto un primo ammonimento e a maggio era stata diffidata dal proseguire il servizio e invitata a recuperare i propri veicoli.  Per porre termine al degrado, e a fronte delle diverse segnalazioni di cittadini, l’Amministrazione ha deciso di procedere direttamente alla raccolta delle biciclette: da luglio, all'interno del piano di recupero veicoli abbandonati già attivo in città, ne sono state raccolte 372, di volta in volta portate in  deposito dove rimangono a disposizione di Ofo per 60 giorni. Qualora la società non ritirasse i veicoli, questi entrerebbero nella disponibilità del Comune che deciderà se recuperarli o rottamarli a seconda dello stato di conservazione. «Il bike sharing a flusso libero è un servizio molto utilizzato dai milanesi e ormai parte integrata dell'offerta di mobilità milanese - dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -, ma l'efficienza e la funzionalità dipendono dalla qualità delle società. Purtroppo una di queste non era evidentemente all'altezza, e per questo il Comune ha revocato l'autorizzazione ed ora sta recuperando le bici ancora abbandonate per evitare il degrado. Un grazie particolare ai cittadini che ci aiutano con le loro segnalazioni a mantenere ordine in città». Si ricorda che è possibile segnalare veicoli in stato di abbandono in strada, e fra questi anche le biciclette con insegna Ofo, all'indirizzo mail [email protected]
Redazione Web

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