Controlli fiscali: la Chinatown milanese si difende

Negli ultimi giorni, gli esercizi commerciali di Milano sono stati fatti oggetto di scrupolosi controlli da parte della Guardia di Finanza.

A essere particolarmente colpita dall’attenzione dei Finanzieri è stata via Paolo Sarpi che, data l’alta percentuale di negozi gestiti da commercianti di nazionalità cinese, è nota anche come la “Chinatown” milanese. Tuttavia gli iscritti all’Ales, associazione di negozianti che conta circa 200 adesioni, più della metà delle quali sono proprio di cinesi, rifiutano ogni accusa da parte dell'opinione pubblica di essere degli evasori fiscali. «Sembra che gli evasori siano tutti qui, ma la realtà è diversa – ha commentato il presidente Remo Vaccaro -. I negozi erano quasi tutti chiusi, lavoravano alcuni che vendono computer e telefoni. Qualcuno era in regola qualcun altro no, ma non nelle cifre che si vuol far credere. Siamo stanchi davvero di essere considerati dei ladri. I piccoli commercianti ormai sono in difficoltà. Non c'è più niente da evadere».

Redazione Web