Dopo le prove generali di ieri sui passeggeri di un volo partito da Corfù, oggi a Malpensa è scattato il piano straordinario di test per i vacanzieri di ritorno da Grecia, Spagna, Malta e Croazia. Polemiche per la decisione dell’Ats Insubria che destina i tamponi  obbligatori «...solo per i lombardi o i viaggiatori stranieri che hanno in programma di permanere nella regione. Per i passeggeri in transito – recita una nota dell’Ats -, residenti o diretti in altre località fuori regione e per i cittadini lombardi impossibilitati a effettuare il tampone in aeroporto, vige l’obbligo di rivolgersi all’Asl/Ats di competenza terri-toriale della destinazione finale». E poco importa che Malpensa sia un aeroporto internazionale che serve passeggeri da buona parte del Nord Italia. Poco importa anche che lo scalo sia a pochissimi chilometri dal confine piemontese: se non sei lombardo, niente tampone, anche se abiti a due passi dall’aeroporto. A fronte di circa 6000-6500 transiti al giorno, l’Ats riesce a eseguire al massimo 1800 tamponi al giorno. La scrematura è una doccia fredda anche per l’Asl locale, che da sabato sta facendo gli straordinari per reggere il ritmo e fissare a ogni vacanziero un appuntamento entro 48 ore dalla segnalazione di ritorno a casa. Nel pomeriggio una nota stampa di Regione Lombardia

Varese: 6.