Cyberbullismo: i minori italiani conoscono il problema e sanno difendersi in misura maggiore rispetto al resto del mondo
È questo il risultato di una ricerca commissionata da Microsoft nei mesi scorsi, per far luce sul preoccupante fenomeno del bullismo on-line a livello mondiale.
I dati raccolti dimostrano infatti che Il 28% dei ragazzi italiani tra gli 8 e i 17 anni è stato vittima di atti di cyberbullismo, ben il 9% in meno delle media registrata nei 25 paesi cui è stata proposta la ricerca. Il merito di ciò va attribuito al ruolo di controllo e tutela svolto da genitori e istituzioni scolastiche. Il 61% dei genitori, infatti, parla con i ragazzi dei rischi a cui sono esposti utilizzando internet, il 49% insegna i corretti comportamenti da tenere online, il 38% monitora l’uso dei computer e il 25% chiede direttamente ai ragazzi se sono stati vittime di insulti o provocazioni. Per quanto invece concerne le scuole, è emerso come il 25% di esse disponga di norme ufficiali contro il bullismo online, e che il 23% impartisca una formazione mirata a riguardo. Dal 2008 Microsoft Italia, in collaborazione con SicuramenteWeb e il Ministero della Pubblica Istruzione, ha attivato la campagna di sensibilizzazione “Stop Cyberbullismo”, che nel 2010 è divenuta un vero e proprio concorso rivolto alle scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Milano.
Redazione Web