Lunedì 2 gennaio la Polizia di Stato ha individuato gli autori dell'incendio e la conseguente distruzione di un manichino raffigurante un poliziotto in divisa avvenuto la notte di Capodanno. L’accaduto è stato ripreso con un telefonino e poi è circolato sul web, suscitando parecchio clamore. Un cittadino ecuadoriano di 37 anni, regolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere, si è presentato presso il Commissariato Scalo Romana, affermando di essere l'autore del gesto. In base a quanto ricostruito, poco dopo la mezzanotte di Capodanno, l'uomo ha collocato il manichino in via San Dionigi dove il figlio, un ragazzo di 17 anni già noto alle forze dell'ordine, gli ha dato fuoco dopo averlo cosparso di benzina, quindi ha pubblicato il video su un proprio account social. Le immagini sono state poi riprese e rilanciate da “Welcome to Fevelas” su Instagram. Il 37enne si è giustificato affermando che il manichino intendeva simboleggiare i problemi avuti in passato con la giustizia e la sua distruzione avrebbe dovuto rappresentare l'intento di lasciarseli alle spalle come proposito per il nuovo anno. Padre e figlio saranno deferiti alle competenti autorità giudiziaria dai poliziotti del Commissariato Scalo Romana per vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni Costituzionali e delle Forze Armate e per accensioni ed esplosioni pericolose. «Si tratta di un episodio molto grave – commenta l’Onorevole Riccardo De Corato -, che istiga all’odio contro le forze dell’ordine che già sono oggetto di numerosi attacchi fisici e verbali nello svolgimento dei loro compiti. Tale gesto diventa ancora più grave, se a compirlo sono persone straniere. Come parlamentare ho intenzione di presentare una legge per inasprire questo tipo di reati (specialmente se commessi da non cittadini regolari), e tutelare maggiormente l’immagine pubblica delle forze dell’ordine».