La nuova Risonanza Magnetica Nucleare al Centro Cardiologico Monzino fornirà lo studio accurato di ventricoli, atrii e valvole cardiache

«Potenziando la diagnostica per immagini con questa nuova tecnologia - spiega Mauro Pepi, coordinatore dell’Imaging Cardiovascolare -  il Monzino procede nella direzione di tutta la scienza biomedica, orientata a cure sempre più mirate e sempre meno invasive, che si possono offrire solo con il supporto di tecniche diagnostiche sempre più precise e accurate. Una diagnostica che deve essere anche rispettosa della salute del paziente e limitare al minimo il ricorso alle radiazioni. La RMN non ha effetti biologici dannosi e, come l’ecocardiografia, può essere ripetuta nel follow-up delle varie patologie. Ma anche la TAC che utilizziamo qui al Monzino permette di applicare protocolli di riduzione delle radiazioni molto importanti per il paziente: la TAC cardiaca prevede una dose che corrisponde a un terzo di quella erogata normalmente, mentre per gli esami delle carotidi e dell’aorta la dose è dal 40 al 50% inferiore a quella tradizionale».
«L’ampliamento del nostro parco tecnologico - commenta Cesare Fiorentini, direttore del Programma di Cardiologia del Monzino - ci conferma come centro di riferimento nel panorama nazionale. Siamo stati i primi ad aprire una sala operatoria multifunzionale, dove il paziente, grazie a tecnologie d’avanguardia, può ricevere contemporaneamente ogni tipo di trattamento, dalla chirurgia all’emodinamica, all’elettrofisiologia; i primi a dotarci di una Terapia Intensiva per Aritmie Ventricolari (VIC) e i primi, e tuttora gli unici, ad avere un Pronto Soccorso Cardiologico».

Alex Ricci