«Abbiamo evitato un grande pericolo, per un soffio»: ora la chiesa di viale Ungheria è agibile

Il tetto era in condizioni gravissime. Molti fedeli hanno contribuito alle spese di ristrutturazione
A quasi un mese dalla riapertura della chiesa della Beata Vergine Addolorata di viale Ungheria siamo tornati a constatare com’è cambiata la situazione. La struttura era stata chiusa ai fedeli lo scorso aprile a seguito del nefasto esito delle perizie tecniche eseguite sulla monolitica controsoffittatura in pannelli di gesso.

«Abbiamo evitato un grande pericolo per un soffio» ci dice il parroco, Don Giuseppe; «eliminato il pesante controsoffitto abbiamo constatato quanto fosse drammatica la situazione del perret. Gli esperti ne hanno consigliato la rimozione totale». I lavori, molto onerosi, sono continuati a pieno regime per tutta l’estate «perché la comunità non fosse penalizzata dalla mancanza di spazio» e si sono conclusi il 30 agosto; «ci tengo a ringraziare la Diocesi per il suo prezioso contributo economico», continua Don Giuseppe. La chiesa ha riaperto ufficialmente i battenti, per la gioia di molti, lo scorso 18 settembre, durante la celebrazione della festa patronale. La grande navata appare ora più ariosa e luminosa, più pulita e ordinata: «Merito del nuovo controsoffitto con reticolo portante ancorato direttamente alle travi, in cartongesso fonoassorbente, ignifugo, leggero e flessibile; abbiamo così sgravato la struttura del peso eccessivo che rischiava di farla crollare. Anche l’impianto luci è stato ancorato alle travi». Per un traguardo raggiunto ne restano però altri in sospeso: «Rimangono tuttora chiusi parte della casa parrocchiale, il banco alimentare, i saloni per la terza età, il doposcuola e il centro d’ascolto. Abbiamo spostato alcune attività in ulteriori sedi mentre altre sono state sospese, ma non ci scoraggiamo. Malgrado i disagi, la comunità ha dimostrato grande spirito di adattamento e maturità, ne sono orgoglioso! Mi hanno commosso i piccoli e grandi gesti di umanità a cui ho assistito in questi difficili mesi; qui c’è tanta brava gente e ognuno ha contribuito come meglio poteva. Ho ricordato nelle omelie il gesto straordinario di una signora anziana che mi ha consegnato in una busta il corrispettivo della cifra destinata alle sue vacanze». Per info: www.bvaddolorata.it

Luca Ilgrande