«I cittadini qui si sentono un po’ di serie B»

Io ho dovuto mettere anche le telecamere fuori dal mio negozio. Quando chiudo la sera, mi devo far venire a prendere. Non si vive bene. Ho il negozio qui da 25 anni e ho visto un cambiamento del quartiere; in peggio però. Qualche tempo fa, proprio fuori dal mio negozio si è verificato anche un tentativo di aggressione nei confronti di una persona portatore di handicap». Sulla questione si è anche pronunciato il vice presidente di zona 4, Paolo Bassi: «Il quartiere Mecenate ha vissuto, nel passato, parecchi problemi legati alla sicurezza. Da qui nacque un’imponente raccolta firme, da parte dei cittadini e dei commercianti, che aiutò ad aumentare i controlli da parte delle Forze dell’ordine. Sono stati anche segnalati alcuni accampamenti abusivi all’inizio della tangenziale. Purtroppo è una zona che si presta a questo tipo di accampamenti – continua Bassi –. L’invito che facciamo è quello di non distogliere l’attenzione dal quartiere, anche se i problemi sono meno gravi rispetto al passato». Ma la domanda più comune dei commercianti è come gli extracomunitari riescano ad aprire le loro attività da un giorno all’altro. «Noi italiani siamo rimasti in pochi – ha continuato la commerciante di piazza Ovidio –. Come fanno ad aprire le loro attività? Io non me lo spiego!». Sembra, però, che il quartiere abbia vissuto un cambiamento favorevole. «La situazione è migliorata rispetto al passato – ha dichiarato Salvatore D’Arezzo, consigliere Pdl zona 4 –. C’è stato un cambiamento. Adesso però la situazione sta ritornando alla vecchia maniera. Bisognerà insistere con le pattuglie. I cittadini qui si sentono un po’ di serie B».

Jennifer Marfia