Milano, alle elezioni della Città Metropolitana vince il centrosinistra

Alla elezioni per il Consiglio dell'ex Provincia il centrosinistra conquista 14 seggi su 24, a Forza Italia 6 seggi

La mappa della Città Metropolitana di Milano

La mappa della Città Metropolitana di Milano

I consiglieri erediteranno un ente senza soldi

Milano, hanno un vincitore assoluto alle elezioni per il Consiglio della Città Metropolitana. Ad aggiudicarsi 14 seggi su 24, e di conseguenza la maggioranza, è stato il centrosinistra, presentatosi sotto la lista unitaria “C+”. Protagonista per numero di voti è stato il consigliere comunale di Melegnano Pietro Mezzi (di Sinistra Ecologia e Libertà). Presente anche Francesco Vassallo, sindaco di Bollate, mentre gli altri che andranno ad occupare le poltrone in consiglio, provengono in maggioranza dal consiglio comunale di Milano. Giuseppe Sala, essendo sindaco di Milano, è anche sindaco Metropolitano, ed è proprio fra i 24 consiglieri eletti (i quali svolgeranno la loro attività a titolo gratuito), che Sala dovrà scegliere i consiglieri delegati, ovvero gli assessori.

A chi è andata l’altra metà dei posti disponibili in Consiglio metropolitano? Segue Forza Italia, che si aggiudica 6 seggi, i quali andranno rispettivamente: al sindaco di Melegnano Vito Bellomo, Vera Cocucci (consigliera comunale di Mediglia), Angelo Di Lauro (consigliere comunale di Cinisello Balsamo), Graziano Musella (sindaco di Assago), Marco Ballarini (sindaco di Corbetta) e Luciano Guidi (consigliere comunale di Legnano). Lega Nord conquista 2 seggi (l’alleata FDI zero), mentre il Movimento Cinque Stelle uno, così come la lista civica “La Città dei Comuni”.

Le elezioni erano ovviamente rivolte (con il parimenti diritto di eleggere ed essere eletti) a consiglieri comunali e sindaci dei comuni appartenenti alla Città Metropolitana. Dei 2.025 aventi diritto, ha votato il 74,6%, ciò significa che su 4, 3 si sono recati a votare.

Non sarà facile per gli eletti gestire l’ex Provincia. Erediteranno infatti una situazione “critica”, a partire proprio dall’assenza di soldi, con un bilancio pari a 400 milioni di euro, a fronte dell’1,3 miliardi di euro del 2009. Il bilancio del 2016 è ancora da vedere, ma basti pensare che mancano all’appello ben 20 milioni di euro (inizialmente 45, ma 25 sono provenuti dal Patto per Milano). Senza fondi sarà davvero un’impresa programmare interventi necessari da investire nel servizio pubblico, distribuendolo nei 134 Comuni che vanno a comporre Città Metropolitana.


Stefania Accosa