Milano: carabinieri in campo nomadi per arrestare un ricercato vengono presi a pentolate
I militari erano sulle tracce di un rom sinti che doveva scontare oltre 3 anni per furto. Nonostante la resistenza alla fine l’uomo è stato bloccato
16 dicembre 2014
Un corposo contingente composto da circa 30 carabinieri è stato fatto oggetto di un vero e proprio fuoco incrociato di pentole e sassi da parte di alcuni abitanti del campo rom di via Idro, a Milano, che hanno tentato in tutti i modi di impedire l’arresto di un ricercato. Alle prime luci dell’alba di domenica 14 dicembre i militari sono partiti alla volta del campo nomadi in zona Cascina Gobba per arrestare S.B., un rom di origini sinti che doveva scontare un accumulo di 3 anni e 7 mesi per furti aggravati. Essendo ben a conoscenza della difficile situazione dell’insediamento di via Idro, spesso al centro delle cronache per problemi legati a delinquenza e ordine pubblico, i carabinieri sono partiti in forze alla volta della loro destinazione. A dispetto dell’ingente dispiegamento di forze, però, gli uomini dell’Arma hanno dovuto avere a che fare con una strenua resistenza da parte di alcuni rom che, per impedire l’arresto del 33enne, hanno iniziato a lanciare sassi e tegami di varie forme e dimensioni. Nonostante il tentativo di opposizione, però, i carabinieri alla fine sono riusciti ad individuare S.B. che, cercando di sfuggire alle manette, si era nascosto sotto la brandina di una roulotte. Fortunatamente nessun carabiniere è rimasto ferito nel corso della vera e propria rappresaglia, soltanto alcune volanti hanno subìto degli ammaccamenti.
Redazione Web
16 dicembre 2014