Milano, concessi i domiciliari all'aggressore del tassista. Il gip: «È stato provocato»
D.G.R., l'aggressore del tassista morto dopo l'aggressione in via Morgagni a Milano, ha lasciato il carcere di San Vittore e gli sono stati assegnati gli arresti domiciliari.
Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Gianfranco Criscione, che ha riconosciuto al 48enne consulente informatico l'attenuante della provocazione. A seguito di ciò, il gip ha derubricato il reato contestato all'uomo da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale. «È più che plausibile – sostiene il giudice nell'ordinanza che sancisce il passaggio ai domiciliari – che l'imputato abbia agito nello stato d’ira determinato dall'ingiusta condotta del povero A.F., il quale, infatti, non contento di aver quasi investito lo stesso D.R. e altre persone sulle strisce pedonali, si fermava e scendeva dal proprio veicolo per lamentarsi minacciosamente». Intanto, dopo il sindaco milanese Giuliano Pisapia, anche quello sandonatese Andrea Checchi ha annunciato l'istituzione del lutto cittadino in memoria del tassita, che dimorava a San Donato.
Redazione Web