Milano: giovane nordafricano ferisce a coltellate un militare e un poliziotto durante un controllo

L’episodio in Stazione Centrale. L’aggressore è un 20enne nato a Milano da genitori marocchini già finito nei guai per questioni di droga. Quando la pattuglia mista gli ha chiesto i documenti, il giovane ha sferrato i fendenti

I soccorsi sul luogo dell'aggressione

I soccorsi sul luogo dell'aggressione Foto Ansa

Si esclude l’ipotesi terrorismo

Grave aggressione ai danni delle forze dell’ordine presso la Stazione Centrale di Milano. Un militare dell'Esercito e un agente della Polfer sono stati feriti da coltellate sferrate da un ragazzo nato a Milano da genitori nordafricani nel corso di un normale controllo. Le condizioni dell'agente e del militare non sono preoccupanti. Entrambi sono stati accompagnati all'ospedale: il poliziotto in codice verde al Fatebenefratelli con una ferita al braccio, il militare è stato invece colpito al collo ed è in giallo. Il ferimento è avvenuto alle 20 al piano ammezzato dello scalo ferroviario, nei pressi del bar. Assieme a un altro militare (rimasto illeso), le due vittime dell’aggressione formavano una pattuglia mista che stava effettuando un controllo di routine. Non appena le forze dell’ordine hanno chiesto al giovane di mostrare i documenti, questi ha estratto la lama ed ha vibrato i fendenti, che hanno raggiunto il militare e l’agente Polfer, per poi essere subito bloccato dalla stessa pattuglia. Il giovane arrestato è nato a Milano nell'agosto del 1996, è figlio di una coppia di immigrati marocchini ed era già stato arrestato in passato per droga. Addosso aveva due coltelli da cucina ma ne ha usato soltanto uno. Sono ancora in corso accertamenti su di lui ma, secondo quanto si è appreso finora dalla questura, non si tratterebbe di terrorismo ma bensì di criminalità comune. 
Redazione Web