Milano, minaccia di farsi del male con un coltello: la Polizia lo salva utilizzando i taser

L’uomo, in evidente stato confusionale, ha creato non poco scompiglio in pieno centro, prima di essere fermato. De Corato: «Quanto accaduto dimostra l’utilità di questi dispositivi non letali»

Alcune fasi della neutralizzazione del giovane armato di coltello

Alcune fasi della neutralizzazione del giovane armato di coltello Foto: pagina FB "Milanobelladadio"

È stato bloccato con due scariche di taser, dopo che aveva dato in escandescenza a Milano, minacciando di ferirsi con un coltello in mano. È accaduto lunedì 23 maggio in corso Italia, dove il giovane, dall'età apparente di meno di trent'anni, che parlava in spagnolo, è entrato in un bar, molestando i clienti e minacciandoli. Poi ha afferrato un coltello per il pane, di quelli con la lama seghettata, è uscito per strada e ha cominciato a minacciare di farsi del male muovendosi in modo scoordinato tra i passanti e le auto in transito e puntandosi più volte il coltello alla gola. Alla fine la Polizia di Stato ha deciso di fare intervenire la pattuglia con gli agenti armati di taser e dopo alcuni avvertimenti andati a vuoto lo hanno colpito, con due scariche. L'uomo è stramazzato a terra. Il 118 ha precisato di essere intervenuto ma di non averlo trasportato in ospedale. «È il secondo caso a distanza di qualche giorno – commenta Riccardo De Corato, assessore lombardo alla sicurezza -: una settimana fa in via Gola un 27enne è stato salvato dal suicidio grazie all’intervento degli agenti, che hanno estratto e azionato la pistola elettrica, impedendogli di compiere il gesto fatale. I due episodi ravvicinati mettono in luce l’utilità del dispositivo, che non è soltanto un mezzo di difesa azionato dagli agenti per disarmare i malviventi, ma anche uno strumento per salvare vite umane nei casi di tentati suicidi e atti di autolesionismo».

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