Milano, organizzava dei finti casting per violentare le donne

Proponeva casting a donne in cerca di lavoro, ma invece di portarle nello studio fotografico le conduceva in luoghi isolati dove le violentava

L'aggressore è stato arrestato, due donne adescate e violentate lo hanno denunciato

Un uomo fingeva di essere titolare di un’agenzia di moda a Milano, un’esca perfetta per circuire ragazze in cerca di lavoro. Con l’inganno riusciva a portarle in zone isolate con l’obiettivo di stuprarle, e ora sono due le accuse di violenza sessuale nei suoi confronti. Il 43enne approfittava della debolezza di alcune donne che non riuscivano a trovare opportunità lavorative, offrendone loro una, ad esempio convincendole a posare in un casting fotografico, necessario per sostenere un provino per un film porno. È questo il caso di una 40enne, avvicinata l’ottobre del 2014 in Corso Buenos Aires dal finto agente. Aveva appena sostenuto l’ennesimo colloquio senza risultati positivi, e l’uomo l’ha così invitata nel proprio studio fotografico, dove poter creare un book da inviare ad un provino per un film a luci rosse. Stesso modus operandi per un altro caso a lui contestato, verificatosi nel novembre 2015, dove la vittima venne però abbordata su internet. Dopo aver conquistato la fiducia di queste donne fragili, passava al secondo livello, ovvero le conduceva presso il suo finto studio. Giunti però sotto casa, ovviamente non la sua, lo stupratore indicava una finestra a caso, e con la scusa che con la luce accesa non sarebbero potuti salire perché significava la presenza della moglie, convinceva le vittime a cambiare location. A quel punto le donne non avevano nessuna via d’uscita, poiché quando si rendevano conto delle intenzioni dell’uomo e dove le stesse portando, era ormai troppo tardi per opporsi e reagire. I luoghi dove venivano consumate le violenze sessuali erano zone isolate, periferiche, nel primo caso si è trattato di un cantiere edile abbandonato. L’aggressore è stato arrestato dalle Forze dell’ordine dopo essere stato individuato in una mensa per i poveri di Milano, e su di lui pesano precedenti quali stalking e circonvenzione di incapace.