Milano: posticipata al 29 ottobre l’accensione dei caloriferi

Il provvedimento, che non riguarderà gli ospedali e alcune realtà di cura e assistenza continuativa, è in continuità con il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas

Le alte temperature registrate in questi giorni, insolite per la stagione, oltre a un innalzamento dei pm10 presenti nell’aria della città affiancato dall’esigenza di ridurre i consumi, hanno motivato il Comune di Milano a posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento. È stata firmata oggi dal Sindaco Giuseppe Sala l’ordinanza per la riduzione del periodo di esercizio degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento posticipandone l’accensione al 29 ottobre. Il provvedimento è in continuità con il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas (DL Cingolani), che prevede, al fine dell’abbattimento dei consumi di gas naturale, l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento. L’ordinanza rafforza l’attenzione dell’Amministrazione per la tutela e la qualità dell’aria respirata dai cittadini e cittadine visto che gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante, anche se non la principale, fonte di emissioni elementi di inquinanti atmosferici. Il posticipo dell’accensione degli impianti di riscaldamento non è previsto per: ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per azioni e minori, nonché per le strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. Esentate anche scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune ed edifici adibiti ad attività industriali e artigianali.

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