Continua la rivoluzione della sosta del’Assessore Granelli, da Rogoredo a Corvetto le strisce blu saranno presto la normalità, la sosta si pagherà: «Interveniamo progressivamente nelle aree della metropolitana o comunque ben servite dai mezzi pubblici - spiegava l’assessore Marco Granelli prima della pandemia -. Il nostro obiettivo è favorire la mobilità pubblica scoraggiando l’uso dell’auto privata di chi viene da altre zone o da fuori città. Tutelando, viceversa, la sosta dei residenti ed evitare che questi quartieri siano usati come enormi parcheggio d’interscambio». 
L'emergenza pandemia sta per passare e i cantieri riaprono.
Questa mattina a Rogoredo sono cominciati i lavori per dipingere la segnaletica orizzontale in via Palombino. La scelta di segnare la sosta a cavallo del marciapiede non ha riscosso grande entusiasmo, preoccupati sia negozianti che cittadini di passaggio: «Poco spazio per i pedoni», e «Le strisce servono solo a far cassa», fra i commenti più frequenti.
Ma non ci sono solo persone contrarie o contrariate, come accade spesso in Italia dai tempi dei guelfi e ghibellini nel medioevo, l’opinione pubblica è spaccata in due anche questa volta. Da una parte chi critica decisamente sia la politica del piano sosta milanese, chi il metodo di regolamentare la sosta a pagamento segnando le strisce sul marciapiedi e dall’altra, sopratutto sui social, c'è chi plaude all’iniziativa caldeggiando tempi veloci per l’entrata in vigore della sosta a pagamento.
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